Tuttavia, non va escluso che il garante Roberto Alesse possa chiedere il differimento. Due giorni fa c’è stata un’apertura da parte dei gestori, a seguito dell’incontro al quale erano presente Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc/Anisa Confcommercio.
Queste ultime hanno messo in evidenza “il profondo disagio che vive un’intera categoria che assicura, a diverso titolo, 120mila posti di lavoro oltre a un servizio essenziale e capillare alla collettività, messi a repentaglio da politiche commerciali e di prezzo dell’industria petrolifera che penalizzano lavoratori e consumatori”. La categoria è in attesa del rinnovo del contratto da più di due anni e chiede un intervento del governo.
Il presidente dell’Autorità di garanzia, Roberto Alesse, ha spiegato che svolgerà il ruolo di intermediario e che ha già informato il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, dell’audizione avvenuta un paio di giorni fa. Lo stesso garante spera in un accordo in tempi brevi, che farebbe così revocare totalmente l’astensione proclamata, che altrimenti comporterà danni rilevanti ai cittadini, in particolare a quelli in viaggio per le strade e autostrade italiane.