La lotta all’evasione fiscale entra nel vivo grazie all’entrata in vigore del nuovo redditometro, che sarà lo strumento nelle mani del Fisco che permetterà di valutare la congruità tra i redditi dei contribuenti e le loro spese sostenute. Il decreto del ministro dell’Economia, Vittorio Grilli, è già stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale. I controlli legati al nuovo redditometro dovrebbero scattare da marzo e permetterano di fare valutazioni fino ai redditi dichiarati nell’anno di imposta 2009. Ai fini del redditometro finiranno ai raggi X più di 100 voci di spesa rilevanti.
Il redditometro prenderà in considerazione 11 tipologie di famiglie e 5 macroaree geografiche. L’obiettivo è stabilire se una dichiarazione dei redditi è fedele oppure no. Sul sito delle Agenzie delle Entrate è disponibile già da un po’ di tempo il Redditest, che consente ai contribuenti di effettuare una sorta di auto-controllo anticipando così le probabili future mosse del Fisco. Il Redditest permette di inserire i dati sulle spese e verificare la congruità tra reddito dichiarato e spese sostenute.
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Dopo l’accertamento “sintetico” si potrà comunque dimostrare che la spesa contestata è stata effettuata con i risparmi del passato, con redditi esentasse o da parte di soggetti diversi dal contribuente. Inoltre, è possibile dimostrare al Fisco che l’ammontare della spesa è diverso da quello contestato.
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Il paniere delle voci di spesa che finirà sotto la lente del Fisco è molto ampio: alimentari, giocattoli, scommesse online, assicurazione auto, detersivi, spese per taxi, gioielli, pay-tv, bollette, etc. Saranno prese in considerazione anche le spese del coniuge e di eventuali altri familiari a carico del contribuente.