Quasi 9 italiani su 10 non credono nella ripresa economica nel 2013

Negli ultimi mesi è avvenuto un vero e proprio boom sui mercati azionari e obbligazionari della periferia europea. I flussi finanziari si sono diretti soprattutto verso l’Italia. Lo spread Btp-Bund si è avvicinato a 250 (era a 500 la scorsa estate), i tassi annuali sui Bot sono crollati sui minimi più bassi dal 2010 e quelli sui Btp triennali sotto il 2%. Piazza Affari è volata sui massimi più alti degli ultimi 17 mesi. La speculazione internazionale si è trasformata da grande nemico a importante alleato.

Tuttavia, l’economia reale non mostra affatto segnali di ripresa. La disoccupazione è su livelli record, i consumi sono su livelli minimi, il costo dei mutui è tra i più alti in Europa, i prezzi delle case sono in costante calo, il mercato dell’auto è tornato sui livelli di 34 anni fa. E poi c’è l’inasprimento fiscale che ha impoverito la maggior parte delle famiglie, che devono fare i conti con Imu, rincari di bollette e servizi e con un carrello della spesa sempre più costoso.

DISOCCUPAZIONE GIOVANILE RECORD AI MASSIMI DAL 1992

Un quadro del genere non genera fiducia tra gli italiani. Secondo un recente sondaggio Confesercenti-Swg, soltanto il 16% degli italiani crede che quest’anno ci sarà una ripresa dell’economia. Lo scorso anno la quota raggiungeva il 32%. Il resto della popolazione è sfiduciata e in molti casi teme un peggioramento della congiuntura economica.

OPPORTUNITA’ DI LAVORO IN ITALIA NEL 2013

I più fiduciosi sono i giovani e chi vive nelle isole. Aumenta, però, il numero dei pessimisti: la quota sale al 44% dal 30%. La quota raggiunge il 45,6% tra gli abitanti del Nord-Ovest, mentre sale addirittura al 49% tra gli italiani con età compresa tra i 35 e i 44 anni. Il 40% degli italiani ritiene che nel 2013 non ci saranno grandi cambiamenti rispetto allo scorso anno.

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