In base a questo accordo, l’unico che in questo senso verrà mai stipulato (in caso di rifiuto, infatti, bisognerà procedere autonomamente per vie legali), Costa Crociere si impegnerà, entro 7 giorni dall’accettazione bilaterale ed universale, a livello internazionale, della proposta in questione, a risarcire ogni singola persona coinvolta con ben 14.000 euro.
Di questi, 11.000 si configureranno quale indennizzo, da considerarsi quale valida copertura di ogni danno, fisico, psicologico e patrimoniale eventualmente subito dai passeggeri, mentre i restanti 3.000 fungeranno da rimborso per le spese sostenute dai protagonisti della tragica vicenda sia precedentemente che successivamente al naufragio della Costa Concordia.
► RISARCIMENTO DANNI NAUFRAGIO COSTA CONCORDIA
L’accordo, naturalmente, sarà da intendersi valido per qualsiasi passeggero di qualsiasi età e di qualsiasi regione geografica di riferimento, così che lo statunitense pagante il prezzo del biglietto intero potrà godere di un risarcimento equivalente a quello di un bambino italiano esente a causa della propria giovane età.
Inoltre, sempre stando a quanto dichiarato da Costa Crociere, dall’importo dei succitato 14.000 euro non verranno detratti i rimborsi delle polizze assicurative che ogni singolo passeggero potrebbe aver eventualmente stipulato.
Le associazione delle vittime, quali il Comitato dei Naufraghi Siciliani presieduto da Giuseppe Lanzafame, avrebbero già dichiarato di non aver alcun intenzione di accettare una proposta definita ridicola ed inadeguata: “Non c’è proporzione tra le sofferenze subite per la colpa e la leggerezza della Costa Crociera e la misera somma proposta. L’offerta è nata da una trattativa sbrigativa, quasi da mercato, e sembra fatta apposta per approfittare dei soggetti più deboli, quelli, cioè, che hanno perso tutto, soldi, vestiti, valigie ed anche la speranza di una bella vacanza”.