Venerdì l’Associazione Nazionale dei Comuni italiani è tornata a chiedere al ministro degli Interni Anna Maria Cancellieri un nuovo rinvio dei termini per l’approvazione dei bilanci preventivi. La scadenza al momento resta sempre il 30 giugno 2012. Tuttavia, c’è da dire che esiste già un quadro piuttosto chiaro sulle scelte dei comuni, in vari casi già prese e in altri in via di definizione.
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Per quanto riguarda anziani e disabili, c’è la possibilità di assimilare all’abitazione principale le case non locate di proprietà di anziani o disabili residenti in strutture di lungodegenza. La circolare 3/2012 del dipartimento delle Finanze ha reso operativo il correttivo introdotto con la legge di conversione al decreto fiscale.
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Infatti, la norma non univa la possibilità di assimilazione alla decadenza della quota erariale, con un meccanismo che avrebbe portato i comuni a dover rinunciare praticamente a tutto il gettito fiscale su questi immobili. La circolare evidenzia che le assimilazioni scelte dai comuni equiparano del tutto gli immobili di anziani o disabili lungodegenti alle abitazioni principali, per cui questi soggetti dovranno pagare integralmente al comune l’imposta prodotta da aliquota agevolata e detrazione di 200 euro.