Tuttavia, a cinque mesi dall’entrata in vigore della parte del decreto sulle liberalizzazioni che prevede sconti significativi per chi accetta di farsi installare il dispositivo di controllo, c’è grande confusione tra clienti e compagnie. Il nodo da sciogliere è in primis capire se le compagnie sono o meno obbligate a offrire polizze che prevedano l’utilizzo della scatola nera, oppure se ne abbiano solo la facoltà.
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Secondo le aziende produttrici della black box, ovviamente favorevoli all’obbbligo, gli automobilisti dovrebbero avere almeno un 20% di sconto sulla tariffa tradizionale. E’, però, in corso una diatriba tra l’Isvap (cioè l’istuto di sorveglianza delle assicurazioni) e l’Ania (associazione che riunisce le compagnie italiane).
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L’Isvap ritiene che le compagnie assicurative debbano proporre una tariffa più bassa agli assicurati e l’installazione obbligatoria della scatola nera. Secondo l’Ania, invece, non deve esserci alcun obbligo di installazione. Non è escluso che la questione possa finire davaanti a un giudice, visto che l’Isvap ha solo potere regolamentare per cui l’interpretazione finale spetta alla magistratura.