Per quanto riguarda, invece, il gasolio, i listini sono stati rivisti leggermente al ribasso soltanto da Eni (-1 centesimo) e Shell (-0,7 centesimi). Come evidenziato da Staffetta quotidiana, la scorsa settimana è avvenuto un vero e proprio crollo dei prezzi dei prodotti raffinati in Europa.
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Nel week-end c’è stato il primo ritocco dei listini e ora si spera in un’ulteriore discesa visto che il petrolio sta letteralmente crollando sui mercati internazionali. Il Brent è sceso moltissimo negli ultimi giorni, ma anche il petrolio americano Wti che è passato da 106$ a 95$ al barile. Negli ultimi sette giorni il prezzo internazionale della benzina è calato continuamente, fino a raggiungere complessivamente una perdita di 4,8 centesimi al litro.
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Eni è senza dubbio la compagnia petrolifera che sta puntellando con maggiore frequenza il proprio listino verso il basso. Secondo le medie ponderate dei prezzi nazionali delle varie compagnie, il prezzo della benzina si attesta a 1,869 euro al litro, mentre il diesel a 1,762 euro. Secondo il presidente Codacons, Carlo Rienzi, si tratta comunque di ribassi “assolutamente insufficienti”.