L’incontro di ieri dovrebbe poi aprire le porte ad un dialogo tra il premier italiano in pectore Mario Monti e il presidente della Confederazione elvetica, Eveline Widmer-Schlumpf. Nella nota del MEF si legge che “alla luce dei reenti sviluppi a livello di Unione Europea, si è discusso del modello di convenzione sulla regolarizzazione dei valori patrimoniali detenuti in Svizzera da contribuenti non residenti e sull’introduzione di un’imposta alla fonte sui futuri redditi da capitale”.
► NO ALLA PATRIMONIALE SUI CONTI IN ROSSO
Nella nota del MEF si legge anche che “le discussioni hanno riguardato tra l’altro l’accesso ai mercati finanziari, le black list esistenti, la revisione della Convenzione bilaterale per evitare le doppie imposizioni e l’accordo relativo all’imposizione dei lavoratori frontalieri”.
► VANTAGGI E SVANTAGGI DEI CONTI DEPOSITO
Volendo ipotizzare un accordo fiscale come quello con l’Austria, che prevede la tassazione una tantum sul capitale, il fisco italiano potrebbe incassare 37,5 miliardi di euro oltre a 625 milioni di euro ogni anno per la tassazione degli interessi. Intanto, è stato formato un gruppo di pilotaggio che lavorerà per risolvere le questioni pendenti e che si riunirà per la prima volta il prossimo 24 maggio.