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La stessa Agenzia delle Entrate ha precisato che l’imposta non è dovuta se l’importo – prima di detrarre quanto già pagato all’estero per quel bene – non supera complessivamente i 200 euro. A tal proposito il chiarimento delle Entrate sembra fondamentale, considerando che può esserci il caso di più possessori dell’immobile.
► PROROGA VERSAMENTI UNICO 2012
Nel provvedimento viene evidenziato che dall’imposta si detrae – fino a concorrenza del suo ammontare – un credito di imposta pari all’eventuale imposta patrimoniale versata nell’anno di riferimento nello stato straniero in cui è situato l’immobile. Per ciò che concerne gli immobili in paesi dell’Unione europea, in Islanda e in Norvegia, dall’imposta dovuta in Italia si detrae in via prioritaria la patrimoniale versata nell’anno di riferimento nello stato in cui si trovano gli immobili.
► COME CALCOLARE L’IMU IN TRE PASSI
Dalla somma dovuta in Italia si può detrarre anche l’eccedenza di imposta reddituale estera che grava sugli stessi beni non utilizzata ai sensi dell’articolo 165 del Tuir. Per gli immobili in stati extra-Ue, in caso di acquisizione per successione o donazione, il valore di riferimento è quello indicato nella dichiarazione di successione o nell’atto registrato.