Educare al denaro è fondamentale per crescere figli responsabili che conoscano il vero valori dei soldi. L’impresa è molto più semplice di quanto si potrebbe pensare ma, così come per tutte le cose importanti, occorre impegno da parte degli adulti. A seconda dell’età, comunque, si può iniziare il bambino al difficile e complicato mondo dei soldi. Dopo il salto, vediamo come.
Già a partire dai 4 anni è possibile cominciare a introdurre il tema denaro. Come? Spiegando che tutto ha un costo. E’ ovvio che i bambini molto piccoli non hanno ancora il senso del denaro ma spiegare che ogni giocattolo richiesto può essere comprato grazie al lavoro di mamma e papà è un ottimo punto di partenza per educare al denaro in modo efficace.
Dai 7 anni è importante affiancare al tema denaro anche il senso di responsabilità. Regalate al piccolo un salvadanaio e, attraverso una paghetta simbolica, cominciare a fargli capire che il denaro può essere anche risparmiato. Con una parte dei soldi ci si può comprare un giocattolo, per esempio, ma l’altra parte può essere destinata al risparmio. Evitate di monetizzare ogni cosa, altrimenti il risultato sarà esattamente l’opposto. Se il bambino vi aiuta nelle faccende domestiche, per esempio si diverte a fare ordine, evitate di ricompensarlo con dei soldi altrimenti il messaggio che passa è quello che tutto ha un prezzo mentre invece ci sono cose, come riordinare appunto, che vanno fatte e basta senza aspettarsi una ricompensa economica.
► INSEGNARE AD UN FIGLIO A RISPARMIARE
Dai 14 anni in poi, nella difficile fase dell’adolescenza, l’educazione al denaro diventa delicatissima. Intanto è necessario dare una paghetta moderata ai vostri figli, perché un adolescente con troppi soldi in mano difficilmente riuscirà a mettere a fuoco l’importanza del denaro e la fatica che si deve fare per guadagnarlo. Dategli una paghetta non esagerata ma che possa potenzialmente andare a soddisfare le sue reali esigenze.
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