A parità di capitale, la scelta di rate più basse comporterà un mutuo complessivamente più costoso; di converso, rate con importi più elevati ma concentrate nel tempo portano ad una spesa totale più bassa, anche se l’impatto sulla vita quotidiana del mutuatario (e quindi per l’intera famiglia che rappresenta) è senza alcun dubbio di maggior portata.
► MUTUI A TASSO VARIABILE CONSIGLIATI NEL 2012
Per evitare di esporsi in modo eccessivo senza tener conto di alcun parametro, è meglio ricordarsi che – salvo garanzie integrative – la rata va calcolata in modo tale che non superi in nessun caso il 30-35% del reddito netto percepito mensilmente dal mutuatario. Le banche solitamente finanziano fino all’80% del valore di mercato dell’immobile offerto in garanzia (mutuo ipotecario).
► INVESTIMENTI IN TITOLI LEGATI ALL’EURIBOR SCONSIGLIATI NEL 2012
Tuttavia, in caso di acquisto o di costruzione della prima abitazione, spesso si riesce ad accedere a mutui che coprono anche il 100% del valore della casa stessa. E’ chiaro che non tutti gli istituti di credito offrono questa possibilità. Infatti, molto spesso vengono richieste garanzie ulteriori come ad esempio il pegno su titoli oppure la sottoscrizione di polizze assicurative collegate al mutuo.