La crisi dovrebbe proseguire per parecchio tempo ancora e sembra praticamente impossibile la ripresa dei tassi nel breve-medio periodo. Oggi è nettamente conveniente richiedere un mutuo a tasso variabile, visto che c’è un gap superiore al 2% rispetto al tasso fisso. Il tasso variabile si aggira intorno al 3,57%, mentre il miglior tasso fisso è attualmente al 5,73%. Facendo un po’ i conti della serva, con il variabile si ottiene un risparmio di molte centinaia di euro ogni anno.
► MUTUI A TASSO VARIABILE CONSIGLIATI NEL 2012
Inoltre, bisogna considerare che la maggior parte dei mutui concessi in Italia è con ammortamento alla francese, dove il peso iniziale della quota interessi è maggiore nella prima fase del rimborso. Tuttavia, occhio a non farsi mai trovare impreparati nella malaugurata ipotesi di un clamoroso rialzo dei tassi. Nessuno ha intenzione di finire in bancarotta, come successo a migliaia di famiglie americane dopo lo scoppio della crisi dei subprime.
► COME FUNZIONA L’AMMORTAMENTO FRANCESE DEL MUTUO
Bisogna imparare a calcolare la rata giusta per le proprie tasche. Il mutuo va chiesto solo se si è in grado di sostenere la spesa prevista con un mutuo a tasso fisso, anche se poi si sceglie chiaramente il variabile ai tassi correnti. La rata sostenibile si calcola così: si sottrae dal proprio reddito familiare netto la quota necessaria per vivere ogni mese (comprese bollette e spese varie), la quota di altre rate per prestiti in corso e la quota per figlio a carico (200 euro a figlio). Infine, si calcola l’importo ottenuto e lo si divide per 1,5.