In base alla ricerca di Bankitalia, dal titolo “L’indebitamento delle famiglie italiane dopo la crisi del 2008”, è emerso che attualmente in Italia ci sono ben 160mila famiglie sovraindebitate, che corrispondono allo 0,6% del totale. Il sovraindebitamento viene definito come la “definitiva incapacità del debitore di adempiere le proprie obbligazioni”. Dall’indagine emerge che l’85% di queste famiglie ultra-indebitate ha grossi problemi a sbarcare il lunario, mentre nel restante 15% dei casi arriva a fine mese con qualche difficoltà.
Un terzo delle famiglie sovraindebitate si trova in queste condizioni di disagio economico-finanziario perché ha stipulato un contratto di credito al consumo o un mutuo o un finanziamento personale. Meno del 40% delle famiglie con eccessivo carico di debiti ha invece una rata elevata in percentuale sul proprio reddito. Ciò vuol dire che anche quelle famiglie con una rata al 30% del reddito alla fine riscontrano problemi per arrivare a fine mese.
Dal 2008 al 2010 il numero delle famiglie sovraindebitate è sceso. Si tratta, però, di un dato che deve tener conto delle maggiori difficoltà per accedere al credito per famiglie con basso redito e per i lavoratori autonomi. Il livello di sostenibilità del debito non è peggiorato, anzi il peso della rata del mutuo sul reddito di famiglie a basso reddito è diminuito.
Per il 2012 si stima che la domanda di credito dovrebbe scendere con decisione e che il reddito disponibile dovrebbe calare complessivamente del 2% in termini nominali. La vulnerabilità dele famiglie sovraindebitate dovrebbe rimanere stabile rispetto allo scorso anno.