Senza ombra di dubbio la scelta del miglior prestito da chiedere andrebbe fatta avvalendosi della consulenza professionale di un esperto indipendente, cioè slegato da qualsiasi rapporto contrattuale con la società di finanziamento. In questo modo è possibile conoscere i vantaggi e gli svantaggi delle varie offerte che meglio si addicono alla propria condizione patrimoniale e finanziaria. Tuttavia, non sempre è possibile far rientrare tra le nostre spese anche quella di un consulente indipendente, quindi molto spesso si ricorre al classico fai-da-te.
In primo luogo, bisogna considerare la quantità di denaro realmente necessaria per il nostro obiettivo finale e l’importo massimo del proprio reddito che si è disposti ad utilizzare per restituire il prestito. Poi bisogna capire per quanto tempo si è in grado di esporci con un debito sulle spalle e infine sapere se la richiesta di prestito è finalizzato verso un acquisto concreto oppure per un’esigenza di liquidità.
A questo punto si può procedere con il confronto delle varie tipologie di prestito disponibili in base alla nostra condizione personale: dipendente, lavoratore autonomo, protestato, pensionato, etc. Per ottenere grosse somme di denaro con durata di lungo termine è conveniente chiedere un mutuo ipotecario, mentre per piccoli importi di breve durata conviene un prestito personale tramite cessione del quinto dello stipendio se si è pensionati o dipendenti. Se si è lavoratori autonomi ci si può indirizzare verso prestiti al consumo o cambializzati.