La quota interessi è data dal capitale residuo (periodo precedente) per il tasso di interesse (rapportato al periodo). La quota capitale è dato dalla differenza tra la rata (costante) e la quota interessi (rata = quota interessi è quota capitale). Infine, il capitale residuo è dato dalla differenza tra il capitale residuo del periodo precedente e la quota capitale.
Una volta effettuato il calcolo della quota interessi per la prima rata, si può ottenere la quota capitale e il nuovo capitale residuo per differenza. Il piano è dunque caratterizzato da quote interessi decrescenti e quote capitali crescenti. Con questo schema ha grande importanza la quota interessi, per cui la modalità di calcolo ha conseguenze rimarchevoli.
In caso di rialzo dei tassi, se avvengono nelle rate finali del rimborso, l’impatto per le tasche del mutuatario è poco rilevante perché il debito residuo è ridotto. Siccome la maggior parte degli interessi viene corrisposta con le prime rate, il vantaggio di una possibile estinzione anticipata diminuisce sempre più con l’avanzare dei rimborsi. Oggi quasi tutte le banche italiane concedono mutui con ammortamento alla francese.