Crollano le nascite, gli italiani rinunciano ai figli

Crollano le nascite e gli italiani rinunciano ai figli: la notizia non arriva certo come un fulmine a ciel sereno perché ormai si sa che sono sempre meno coloro che si sentono di sperimentare le gioie di maternità e paternità in una situazione di incertezza economica elevatissima.

bimbo in culla

Ma l’Istat fotofraga una situazione senza precedenti: da gennaio a giugno i nuovi nati sono diminuiti del 6%, il triplo rispetto a un anno fa. In numeri assoluti significa 221.500 nuovi nati contro i 236.100 di un anno fa. Gli italiani non fanno figli e dietro a questa scelta c’è soprattutto una situazione di crisi economica. Manca il lavoro, gli stipendi sono sempre più bassi e le spese sempre più alte.

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Così si rinuncia a procreare e anzi, ci si indigna anche contro la campagna promossa dal Ministero della Salute che non ha tenuto conto, nell’invitare le donne a fare figli, di alcuni problemi concreti proprio legati alla mancanza di soldi e all’impossibilità dunque di dare ai figli una solidità e un futuro sicuri.

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I dati pubblicati dall’Istat riguardano i primi sei mesi del 2016 e certo, da luglio a dicembre, le cose potrebbero cambiare. Ma il trend sembra essere ormai consolidato. I figli si fanno sempre più tardi e soprattutto se ne fanno sempre meno, la popolazione italiana invecchia e il “saldo naturale” tra nati e morti è sempre più vicino al negativo. Anzi già nel 2015 aveva toccato il rosso record di 162mila persone perché i decessi erano stati 647mila e i nati 485mila.

Foto | Thinkstock

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