In caso di rendiconti periodici, l’imposta è sempre determinata sul valore di fine periodo ma va rapportata alla sua durata. L’importo minimo di 34,2 euro e quello massimo di 1200 euro (limite valido solo per il 2012, dal 2013 non ci sarà alcun tetto massimo) devono essere adeguati al periodo e applicati in base all’ammontare complessivo dei prodotti finanziari che il cliente detiene presso lo stesso gestore.
► NO ALLA PATRIMONIALE SUI CONTI IN ROSSO
Per l’esenzione dei buoni fruttiferi postali di valore non superiore a 5000 euro, vanno considerati tutti quelli di cui il cliente è intestatario presso Poste Italiane, tranne i buoni emessi in modo cartaceo prima del 2009 per i quali l’imposta deve essere calcolata sul singolo titolo e nella misura del limite minimo di 1,81 euro anziché 34,2 euro.
► COMMISSIONI AZZERATE PER SCOPERTO CONTO SOTTO 500 EURO
Per quanto riguarda i libretti di risparmio al portatore, il decreto precisa che bisogna considerare il soggetto che ne ha richiesto l’emissione e non il detentore. Il bollo fisso è di 34,2 euro se il cliente è persona fisica, mentre è di 100 euro se soggetto diverso.