Secondo Nomisma, il rendimento medio lordo annuo di un immobile residenziale in affitto in Italia si è attestato al 4,36% lordo nella seconda metà del 2012. In caso di applicazione della cedolare secca con aliquota del 21%, il rendimento netto arriva al 3,4%, ovvero meno di quanto può offrire un deposito vincolato su base annua. Considerando alcune promozioni decisamente vantaggiose, i conti deposito arrivano a offrire un rendimento netto annuale compreso tra il 3,5% e il 4%.
Secondo gli esperti potrebbe anche essere vantaggioso vendere la propria casa nei prossimi 6-8 mesi, rinunciando a un rendimento da locazione del 3,4%, investendo poi la cifra in un conto deposito che rende il 4% su base annua. Inoltre, bisogna considerare che nei prossimi 6-18 mesi è atteso un brusco calo dei prezzi medi degli immobili residenziali.
Sono in molti a sposare questa tesi. Gli esperti del settore ricordano che, secondo quanto emerge dai dati dell’Agenzia del Territorio, dal primo semestre 2004 al secondo semestre 2011 la quotazione media nazionale delle abitazioni è cresciuta quasi del 30%. Questo “arbitraggio” tra casa e liquidità però comporta dei rischi, che sembrano più alla portata dei professionisti del settore. Inoltre, bisogna considerare le varie spese accessorie legate alla vendita (notaio, tasse, mediazione).