Oggigiorno, in Europa così come negli Stati Uniti, la liquidità delle aziende più importanti, grandi e rinomate, e tornata ad essere un valore aggiunto che, invece, per molto tempo è stato accantonato.
Il mercato, sebbene non si sia ancora scordato di quanto sia eccitante e, solitamente, vantaggioso, cercare l’investimento azzardato, la scommessa rischiosa, il brivido dell’azzardo, sta ricominciando ad osservare, con attenzione, le aziende che non presentano debiti.
Tra queste, per lo meno considerando il mercato blue chips italiano e i dati ricavati dai bilanci semestrali al 300 giugno 2011, segnaliamo:
– Parmalat: la multinazionale di Collecchio, infatti, non soltanto non ha debiti, ma presenta una liquidità pari a circa 1,4 miliardi di euro, un tesoretto che fa ben sperare per il futuro ed in termini di dividendi
– STM: l’azienda leader nel settore elettronico, per esempio, vanta il possesso di una considerevole cassa nella quale permarrebbero circa 700 milioni di euro
– Tenaris: oltre 200 milioni di liquidità e zero debiti fanno entrare, a pieno diritto, l’impresa del tubo nella nostra specialissima classifica.
– Ansaldo STS: la controllata da Finmeccanica viaggia veloce come le proprie metropolitane, riuscendo a chiudere il primo semestre del 2011 senz’alcun debito e con una liquidità equivalente a 200 milioni di euro netti.
– Tod’s: unica azienda della moda è quella creata dall’estroso Diego della Valle. Oltre a capi d’alta sartoria Tod’s può infatti vantare un produzione record di 88 milioni di euro, netti grazie alla produzione nulla di debiti.