E’ possibile vivere di trading?

La crisi economica sta spingendo molti risparmiatori a riversare la propria attenzione sul mondo del trading online, in particolare nella nicchia del “forex”, dei “derivati” e delle “azioni”, per cercare un riscatto lontano dal tradizionale mondo del lavoro e per provare a spuntare rendimenti molto allettanti perfino su base giornaliera. Oggi la percentuale dei trader in erba che riescono a proseguire con successo nell’attività di trading online è davvero molto bassa, anche se le informazioni e le tecnologie di supporto sono ormai alla portata di tutti.

In realtà, quei pochi che riescono a trasformare il trading in un’attività redditizia sono persone dotate di buonsenso e ottima capacità di adattamento, in un contesto dominato dalle grandi istituzioni finanziarie che spesso cercano di creare trappole e ambienti potenzialmente in gradi di ingannare i piccoli trader privati sul reale andamento del mercato.

Vivere di trading è possibile, ma non è alla portata di tutti. Il motivo è presto detto: non tutti hanno la capacità di gestire il rischio allo stesso modo, di accettare le perdite quando le cose vanno male e di massimizzare i guadagni quando si riesce a trovare operazioni molto profittevoli. Molti aspiranti trader si annoiano quando è necessario stilare un bilancio della propria attività, valutare le statistiche e scrivere un business plan.

Provare, però, è semplice. Basta aprire un conto con poche centinaia di euro, procurarsi una buona formazione di base e il gioco è fatto. Ci si può mettere alla prova per conoscere le proprie potenzialità, ma per capire se si può veramente vivere di trading è necessario un periodo di allenamento con denaro reale almeno di un paio d’anni.

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