Breve guida per l'investimento in commodity.
Una commodity si può definire come ciò che viene prodotto o estratto dalla terra e che viene trattato su un mercato, in pratica le commodities sono le materie prime, ossia i beni necessari alla vita dell’uomo ed al suo benessere, che ricoprono una parte fondamentale nell’economia mondiale.
Le commodities più importanti sono:
Petrolio e suoi derivati (benzine, gasolio)
Gas naturale
Cereali (grano, riso, mais, avena, soia e derivati)
Metalli preziosi (oro, argento, platino e palladio)
Metalli industriali (rame, alluminio, zinco, piombo, nichel)
Carni (bovini, ovini, suini, pollame)
Prodotti “coloniali” o “tropicali” (caffè, zucchero, cacao, tè, spezie)
Fibre (cotone, lana, lino, seta)
Legname da costruzione
► INVESTIRE IN BUONI POSTALI INDICIZZATI
È possibile investire in commodities tramite OICR specializzati come fondi comuni e sicav, i quali permettono di investire in particolari nicchie di mercato. In alternativa si possono sfruttare gli ETC (variazione degli Exchange Traded Fund, fondi che replicano l’andamento di un indice di mercato), che sono stati realizzati appositamente per questo tipo di investimenti. Chi possiede un’alta capacità di investimento può anche aprire dei conti “managed futures” gestiti da operatori specializzati che eseguono attività di trading sui derivati delle materie prime.
La quota di investimento indicata può arrivare indicativamente al 5% nel caso di profili a basso rischio, 10% per profili a medio rischio e 15% per profili ad alto rischio. Tra i vantaggi dell’investire in commodity ci sono la diversificazione, la protezione dall’inflazione, la difesa da rischio sistemico e di tenuta del sistema finanziario, il trend di crescita demografica, ed il fatto che la crescita dei mercati emergenti sfrutta molto le materie prime.
