Secondo Federconsumatori, lo scorso anno c’è stato un aumento superiore al 12% per la polizza Rc Auto che ha portato il costo medio annuo per gli automobilisti a 1.321 euro. Nel 2001 il costo era intorno a 668 euro. Da allora c’è stato un continuo aumento delle tariffe: nel 2002 si è passati a 741,5 euro (+11,09%), nel 2003 a 777,46 euro (+4,85%), nel 2004 a 799,23 euro (+2,8%), nel 2005 a 822,4 euro (+2,9%), nel 2006 a 868 (+5,54%), nel 2007 a 903 euro (+4,03%), nel 2008 a 946 euro (+4,76%), nel 2009 a 995 euro (+5,18%), nel 2010 a 1.179 euro (+18,49%).
Questi sono i dati elaborati da Federconsumatori. Secondo Avallone, oggi “sulle strade circolano tre milioni di veicoli non assicurati e in alcune aree, soprattutto al sud, le compagnie mandano disdette su larga scala anche a chi non ha provocato incidenti”. I rincari sulle polizze sono dovuti anche alle province, che dal 2010 possono variare entro il 3,5% la tassa del 12,5% sul premio Rc Auto, portandolo sino al 16%.
Le tasse locali incidono molto sull’aumento dei premi. La maggiorazione viene applicata da 68 province: 34 hanno incrementato la tassa nei primi mesi del 2012, di cui 7 capoluoghi di regione. L’imposta si attesta al 16% a Bologna, Milano, Torino, Bari, Napoli e Palermo, mentre l’aliquota media è passata dal 12,5% del 2010 al 15,1% del 2012.