Prima bolletta di luce e gas 2013

Una cotta e una cruda per la prima bolletta elettrica del 2013. Da un lato le famiglie italiane potranno beneficiare di un leggero calo della spesa per la corrente elettrica, ma dall’altro dovranno fare i conti con l’ennesimo incremento della bolletta del gas. L’ultimo aggiornamento dell’Autorità per l’energia è arrivato venerdì 28 dicembre e riguarderà le tariffe del primo trimestre 2013. Per quanto riguarda i consumi elettrici, ci sarà un risparmio dell’1,4% sulla bolletta; per ciò che concerne la bolletta del gas, ci sarà un esborso maggiore dell’1,7%.

Autostrade pedaggi più cari da gennaio 2013

Arrivano brutte notizie per gli automobilisti italiani in viaggio per le festività natalizie e che proseguiranno le feste nel lungo week-end di Capodanno. A partire dalla mezzanotte del 31 dicembre 2012 scatteranno gli aumenti dei pedaggi sulle tratte autostradali della penisola. Per il 2013 ci sarà una crescita media del 3,91% delle tariffe, maggiore degli ultimi due anni: nel 2012 era avvenuta una crescita del 3,1%, mentre nel 2011 del 3,3%. In realtà, il range degli aumenti è molto ampio a seconda della tratta che si intende percorrere.

Aumenti estate 2011

Dalle ultime stime dell’Istat abbiamo potuto constatare che il mese di luglio ha portato tante novità negative per le tasche degli italiani, infatti è aumentata la benzina del 2,2% rispetto al mese di giugno e anche il prezzo del gasolio per i mezzi di trasporto è salito del 17,5%.
L’Istituto di statistica ci conferma che si tratta dell’aumento tendenziale più alto dal novembre 2008 e che proprio nel corso di questa torrida estate 2011 sono stati sottoposti a rincari anche altri settori, infatti il costo delle sigarette delle principali marche è salito di 10 centesimi e i prezzi degli stabilimenti balneari sono aumentati dell’8% rispetto allo stesso mese dello scorso anno.

Aumenti luce e gas

Tutti gli utenti che non sono passati al libero mercato subiranno dal 1 aprile 2011 considerevoli aumenti sulle bollette di luce e gas e ogni famiglia dovrà pagare complessivamente 37,5 euro in più rispetto all’anno precedente.
La decisione è stata presa dall’Autorità per l’energia che ha optato per un’altro aumento a causa del prezzo crescente del petrolio e per gli incentivi per favorire le energie eco sostenibili, che pesano sul portafoglio degli italiani quasi 5 miliardi di euro annui. Si può trovare un modo per risparmiare? La risposta si può trovare su Altroconsumo, che cerca di fornire soluzioni utili per risparmiare e consiglia di rivolgersi al libero mercato, che spesso ci permette di risparmiare sensibilmente.

Aumento prezzo caffè, cappuccino e brioches

Uno degli argomenti che coinvolge particolarmente i nostri lettori è l’aumento dei prezzi, infatti nel corso di questi mesi le tasche degli italiani sono state sottoposte a dura prova in seguito all’aumento della benzina e ai rincari delle bollette del telefono.
Continuando a parlare di questo argomento abbiamo fatto un’indagine che riguarda la colazione al bar ed è emerso che i proprietari di queste strutture hanno alzato notevolmente i prezzi, così molte persone hanno deciso di prepararsi caffè e cappuccino a casa propria.

Benzina in aumento

Qualche mese fa vi avevamo proposto Navteq, calcolatore di risparmio benzina online, per cercare di tamponare i prezzi in rialzo, mentre oggi ci occupiamo di cronaca parlando delle ultime lamentele sorte dai benzinai.
Federconsumatori lancia un grido di allarme perché oltre ai costi percepiti dalla filiera petrolifera anche lo Stato ha deciso di lucrare per intascarsi ancora più soldi lasciando i poveri cittadini senza soldi. Per risolvere il problema il presidente dell’associazione per la tutela dei consumatori ha proposto il ritorno dell’accisa mobile, una norma introdotta con il governo Prodi che prevedeva il calmieramento del costo dei carburanti, ma non siamo certi che il Governo sia disposto a rinunciare a una così importante “fetta”.

Le tasse più assurde

Dopo aver parlato di rincari e metodi alternativi per ridurre i consumi, vi forniamo una lista delle tasse più assurde concepite da quei bontemponi dei nostri legislatori. Secondo uno studio fatto dai Confesercenti ci sarebbero oltre 100 tasse trappola che andrebbero a gravare sulle spalle dei sempre più poveri italiani. Tra le tasse-burla viene citata l’imposta sui lumini, il tricolore, sulle concessioni governative o la tassa sull’ombra.
Nemmeno le attività intellettuali vengono esentate dalle tasse, infatti, i brevetti sono sottoposti a tre diverse imposte.
Emergono anche tasse sulla disoccupazione, sui debiti, sugli studenti, sulle cambiali, sugli emigranti e sui disabili.

Rincari acqua e rifiuti

Il 2011 ha portato un significativo incremento delle spese e dopo i rincari per il riscaldamento e le bollette telefoniche, arriva l’ennesimo colpo di scena.
Secondo un sondaggio fatto dall’Associazione artigiani piccole imprese di Mestre, le tariffe dei servizi pubblici sarebbero aumentate in modo esponenziale negli ultimi 10 anni, superando l’inflazione.
Nella graduatoria ci viene segnalato un aumento del 55,3% per l’acqua, del 54% per spazzatura e del 43,9% per ferrovie e autostrade. Rimangono nella parte bassa della classifica, le tariffe dei taxi con un aumento del 35,4% e del gas cresciuto in dieci anni del 33,2%. Nel corso degli anni è stato riscontrato un significativo aumento dei trasporti urbani, servizi postali e per la telefonia.

Rincari bollette del telefono

Dopo aver parlato dell’aumento del costo del riscaldamento, veniamo a scoprire che con il nuovo anno quasi tutti gli operatori telefonici hanno aumentato il canone della linea fissa.
L’aumento è stato voluto, dopo che l’Agcom ha imposto a tutte le aziende concorrenti a Telecom, un canone all’ingrosso maggiorato, obbligando gli operatori ad aumentare i costi per tutelare i margini di profitto. Ovviamente le associazioni per la tutela dei consumatori hanno criticato pesantemente la decisione presa dall’autorità per le garanzie nelle comunicazioni, ma non hanno ottenuto nessun risultato degno di nota.

Riscaldamento, consigli per ridurre i consumi

Il nuovo anno ha portato una serie di rincari, a cui le famiglie italiane sono state costrette a far fronte, come l’aumento del costo del riscaldamento.
Secondo un’indagine fatta dal Centro Europeo Consumatori, fino a cinque anni fa una famiglia spendeva circa 1500 euro annui per le spese stagionali del riscaldamento, mentre ora (nel 2011) sono previsti 200 euro in più per ogni nucleo famigliare.
Per questi motivi sempre più spesso, ci vengono proposte fonti di riscaldamento alternative, per esempio in Puglia l’energia solare è gratis, infatti grazie ad un accordo fatto tra la regione ed Enel.si, ogni singolo cittadino potrà posizionare sul tetto della propria abitazione un pannello solare gratuitamente.