Perché i conti deposito piacciono agli italiani

I conti deposito sono sempre più uno degli strumenti di gestione del risparmio più interessanti agli occhi degli italiani. Il motivo è presto detto: non costano nulla, spesso l’imposta di bollo viene pagata dalla banca, sono più redditizi rispetto a un conto corrente tradizionale e molto meno rischiosi di un investimento finanziario. In un periodo caratterizzato da forti turbolenze sui mercati, i conti deposito – insieme ai conti correnti e ai prodotti postali – sono gli strumenti che hanno subito i minori contraccolpi.

Quali conti deposito scegliere per battere l’inflazione

L’obiettivo principale per qualsiasi risparmiatore avverso al rischio è quello di ottenere un rendimento che, al netto dei costi di transazione, delle tasse e del tasso di inflazione, riesca ad essere positivo. Oggi è un compito arduo, soprattutto per il piccolo risparmiatore fai-da-te, in particolare se l’obiettivo è circoscritto all’orizzonte temporale di 12 mesi. Dopo l’ultima asta del Tesoro, il Bot annuale è tornato a rendere poco più del 2% netto. L’inflazione viaggia ad un tasso annuo del 3%, per cui il rendimento “reale” – ovvero depurato dall’inflazione – offerto dai buoni del Tesoro risulta negativo.

Conto deposito rende più dell’affitto

Tempi duri per il mattone che, nella sfida dei rendimenti a breve termine, perde il confronto con i conti deposito vincolati. Gli esperti cercano di spiegare questo andamento con il maggiore carico fiscale imposto dall’Imu, che da quest’anno è tornata a colpire le prime case e pesantemente le seconde abitazioni (con aliquota base dello 0,76% che i Comuni potranno alzare fino all’1,06%). Inoltre, il rendimento degli immobili messi a reddito bisogna includere anche la cedolare secca (21% di affitto, 19% in caso di canoni concordati).

Offerta Double Chance di Banca Mediolanum

Ennio Doris, presidente di Banca Mediolanum, è famoso non solo per essere nella top ten degli uomini più ricchi d’Italia ma anche per il modo in cui incoraggia i propri dipendenti e i clienti nei momenti più difficili per i mercati finanziari. La fiducia di Doris arriva dall’osservazione delle serie storiche dei prezzi di borsa e dalla consapevolezza che, come per le stagioni climatiche, anche per i mercati finanziari valgono più o meno le medesime considerazioni sui cicli: per quanto possa essere freddo l’inverno, prima o poi tornerà la bella stagione.