Ad aprile l’inflazione è crollata all’1,2% dall’1,6% di marzo, scendendo sui valori più bassi da febbraio 2010. Un anno fa era al 3,2%. Buone notizie per i risparmiatori, in quanto la flessione dei prezzi limita l’erosione del potere d’acquisto e rafforza i ritorni sugli investimenti. Da un punto di vista economico, però, aumentano le spinte deflazionistiche in grado di creare maggiori pressioni sugli utili societari, sull’occupazione e la sostenibilità del debito pubblico. Da un punto di vista finanziario, i risparmiatori possono beneficiare di rendimenti “reali” più elevati rispetto al passato.
rendimento conti deposito
Migliori conti deposito dicembre 2012
Liberi o vincolati che siano, sembra proprio che i conti deposito meno noti siano quelli in grado di offrire il rendimento più alto. Nella classifica dei 10 conti deposito vincolati e dei 5 liberi più remunerativi non ci sono più le grandi “griffe” del settore, come l’antesignano Conto Arancio, CheBanca! O InMediolanum, bensì conti deposito meno conosciuti ma in grado di offrire un’ottima remunerazione sulle varie scadenze di breve termine. Per dicembre l’offerta si arricchisce con delle new entry, come PrivatBank (che lancia Eurodeposit) e la Banca di credito cooperativo di Fornacette con il suo BccFor Web.
Conti deposito 3% netto ultime offerte 2012
I conti deposito vincolati sono ormai da tempo nelle grazie dei piccoli risparmiatori, che apprezzano i buoni rendimenti a fronte di uno scenario di mercato caratterizato da tassi sui minimi storici. I conti deposito restano un’ottima scelta per risparmiare denaro soprattutto per i piccoli investitori retail che dispongono di cifre limitate, come ad esempio 5.000 o 10.000 euro. Infatti, con le piccole cifre le banche sono maggiormente disposte a coprire la mini-patrimoniale che nel 2012 è dello 0,1%, ma nel 2013 passerà allo 0,15% senza alcun tetto massimo.
Migliori conti deposito per aziende ottobre 2012
Fino ad oggi il conto deposito è stato visto come una soluzione appannaggio dei piccoli risparmiatori, interessati a mettere al sicuro i propri risparmi dalle continue turbolenze finanziarie avvenute negli ultimi anni. Tuttavia, la difficile congiuntura economica e le difficoltà strutturali del mercato del credito potrebbero ben presto aprire le porte dei conti deposito anche alle aziende, che potrebbero decidere di parcheggiare la liquidità in attesa di tempi migliori ottenendo anche un discreto rendimento su un’orizzonte temporale a 12-18 mesi.