I conti deposito non sono altro che dei salvadanai web, ovvero conti online che consentono al risparmiatore di parcheggiare la liquidità per farla fruttare in attesa di capire su quali altre forme di investimento puntare nei mesi successivi. I conti deposito possono essere liberi o vincolati. Nel secondo caso i rendimenti offerti dalle banche sono decisamente più elevati, anche se liquidare l’investimento prima della scadenza prefissata comporta quasi sempre la perdita totale degli interessi promessi. Fino a qualche anno fa i tassi raggiungevano anche il 5% annuo. Oggi le banche sono meno generose.
rendimento bot
Bot da rinnovare a scadenza metodo sconsigliato
I risparmiatori italiani sono mediamente soggetti molto abitudinari. Tendono a comprare più o meno gli stessi strumenti finanziari in ogni particolare fase del mercato, senza curarsi più di troppo dei pro e i contro dell’investimento. I titoli di stato sono il vero grande amore degli italiani, forse perché agli inizi degli anni ’80 rendevano addirittura più del 20% quando però l’inflazione galoppava a due cifre dopo lo scoppio del secondo shock petrolifero del 1979-1980. Gli italiani comprano i titoli di stato quasi sempre per mantenerli fino alla scadenza.
Quanto rende la liquidità a 3, 6 e 12 mesi ad aprile 2013?
Negli ultimi mesi i rendimenti dei depositi bancari (liberi o vincolati) sono diminuiti ma a un ritmo molto più lento del tasso di inflazione, che invece a marzo a registrato una brusca flessione all’1,6% su base annua. L’investimento in liquidità è tornato appetibile, ma tranne che peer i tradizionali BOT (Buoni Ordinari del Tesoro). Infatti, in questo caso i tassi sono scesi così tanto che si spunta un rendimento “reale” negativo. Andiamo a vedere quanto rende la liquidità sulle scadenze a 3, 6 e 12 mesi.