Risparmiare in conti deposito o Bot dopo voto shock in Italia?

I risultati deludenti delle elezioni politiche italiane del 24 e 25 febbraio hanno provocato il panico sui mercati finanziari, in quanto gli investitori internazionali temono l’instabilità politica senza una maggioranza forte e quindi anche la mancata attuazione del piano di riforme strutturali e di consolidamento fiscale chiesto dall’Europa. La tensione sui mercati ha fatto subire aumentare lo spread, generando l’aumento dei rendimenti su tutta la curva dei tassi italiana. Il piccolo risparmiatore, interessato a investire i risparmi nel breve termine, ha nuove opzioni per gestire la liquidità.

Conti deposito tassi massimi fino al 5% a fine febbraio 2013

Lo scorso anno l’instabilità finanziaria ha spinto le famiglie italiane a puntare con maggiore decisione sui conti deposito, al fine di spuntare rendimenti positivi al netto dell’inflazione e di parcheggiare la liquidità in un posto sicuro in attesa di schiarite sui mercati finanziari. Nei conti deposito sono così finiti ben 100 miliardi di euro in più rispetto a dodici mesi prima. Da quanto emerge dal bollettino statistico trimestrale di Bankitalia la parte del leone la fanno proprio le famiglie, che hanno depositato in questi conti 65 miliardi in più.

Perché conviene aderire alla previdenza integrativa?

Il sistema previdenziale pubblico è sempre più sotto pressione. La riforma delle pensioni messa in atto dall’esecutivo Monti ha reso ancora più urgente il bisogno di aderire alla previdenza integrativa, in particolare per i più giovani che rientrano completamente nel sistema contributivo. Quando questo regime prenderà il via a tutti gli effetti, il vitalizio scenderà fino al 50-60% della retribuzione finale ma per i più giovani e i lavoratori autonomi i valori potrebbero essere molto più bassi. La riduzione dipende essenzialmente da due fattori fondamentali.