Investimento in lingotti da tenere in casa sconsigliato

lingotti oro

L’oro resta uno degli investimenti più affascinanti agli occhi dei risparmiatori ma, come dimostrato dal recente crollo, non è immune ai rischi di forti discese dei prezzi. Infatti, l’oro crolla a 1.321 dollari ai minimi da gennaio 2011, lasciando sul terreno più del 15% in tre giorni. Molti risparmiatori restano, però, attratti dal possesso del lingotto. Tuttavia, la gestione “fisica” dell’oro deve essere messa a punto attraverso una serie di accortezze, allo scopo di evitare brutte sorprese quando si decide di liquidare l’investimento.

Goldman Sachs consiglia di andare short sull’oro

Il 2013 è iniziato con il piede sbagliato per le materie prime, o commodity, che sembrano aver anche smarrito la stretta correlazione positiva con i mercati azionari. Tra le commodity maggiormente sotto pressione c’è l’oro, che comunque arriva da ben 12 anni di rialzi annuali consecutivi. Dal massimo storico di 1.921 dollari l’oncia toccato nel settembre del 2011, la quotazione dell’oro sui mercati internazionali è diminuita quasi del 30%. Molte banche d’affari e broker hanno tagliato le stime sui prezzi. Per gli amanti del trading, Goldman Sachs consiglia di andare short sull’oro.

Come difendersi dai commercianti “compro oro”

Il trend di crescita dei negozi “compro oro” – antesignani di quelli che una volta erano il banco dei pegni – resta molto sostenuto, complice le difficoltà di molte famiglie italiane ad arrivare adeguatamente alla fine del mese e il buon andamento dell’oro sui mercati internazionali. Oggi in Italia esistono ben 28.000 compro oro (secondo l’Associazione di categoria) per un giro d’affari di 10 miliardi di euro. Nel 2008 i negozi erano appena 7-8.000, mentre nel 2010 erano già raddoppiati.