Agli italiani torna l’appetito per il mattone

Real estate

Secondo quanto emerge da una recente indagine condotta dal portale Immobiliare.it, agli italiani sembra essere finalmente tornato l’appetito per il mattone, in passato il vero grande amore delle famiglie del Belpaese. Sebbene la cautela di molte famiglie resta elevata, complice la crisi economica e la fiducia su livelli minimi, nel primo trimestre è stata riscontrata una maggiore propensione all’acquisto di una casa. Aumenta, dunque, il numero degli italiani convinti che questo sia un buon momento per comprare casa, tanto che il tasso di propensione all’acquisto ha superato la soglia psicologica del 50%.

Prezzi delle case giù anche nel primo trimestre 2013

Secondo quanto emerge dall’ultimo rapporto pubblicato da Idealista.it, portale di annunci immobiliari leader in Europa, il settore immobiliare italiano resta ancora molto depresso anche in questo inizio di 2013. Da un’indagine sui prezzi delle case effettuata su 51 capoluoghi di provincia italiani, il 70% dei centri abitati analizzati ha evidenziato una nuova flessione delle quotazioni. A salvarsi da questa fase particolarmente sfavorevole per il mattone, sono soltanto alcune città del Nord-Est. Complessivamente, quindi, lo scenario è ancora negativo.

Prezzi delle case -4,5% nel quarto trimestre 2012

Il settore immobiliare italiano continua a mostrare segnali di debolezza. Secondo quanto comunicato dall’Istat, nel quarto trimestre del 2012 i prezzi delle case sono scesi del 4,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e dell’1,5% rispetto al terzo trimestre del 2012. I valori calcolati dall’Istituto nazionale di statistica riguardano l’indice dei prezzi delle abitazioni acquistate dalle famiglie sia per scopo abitativo che ad uso investimento. La discesa dell’ultimo trimestre del 2012 è la più vistosa dell’intero anno. Per il 2013 le previsioni sono per una nuova discesa delle quotazioni.

Prezzi delle case in calo del 5% nel 2013 secondo Nomisma

Le stime sui prezzi delle case per l’anno in corso evidenziano ancora un probabile calo, dovuto alla recessione e alla crisi specifica del settore immobiliare. A pesare sulle quotazioni degli immobili è soprattutto la crisi del settore del credito. Le banche stanno attuando dolorose rettifiche su crediti e accantonamenti prudenziali per effettuare una pulizia in bilancio, ma ciò comporta una minore propensione a concedere prestiti alle famiglie per l’acquisto della casa. La crisi del mattone in Italia è evidente, tanto che le compravendite di case sono ai minimi da 30 anni.