Mercato immobiliare torna ai livelli del 1985

Immobili o BTP? Difficile scegliere

Il 2012 è stato un annus horribilis per il mattone. Il numero delle compravendite di case è tornato ai livelli degli anni Ottanta, mentre i prezzi hanno proseguito la loro inesorabile discesa. Inoltre, secondo i dati emersi dall’ultimo rapporto sul mercato immobiliare di Abi e Agenzie delle Entrate, il fatturato del settore è sceso del 35% a 75,4 miliardi di euro dai 101,9 miliardi di euro dell’anno precedente. Complessivamente sono andati persi circa 27 miliardi di euro. Il valore di scambio complessivo delle transazioni è diminuito del 26%.

Compravendite di case ai minimi da 30 anni

Il mercato immobiliare resta depresso in Italia, tanto che nel 2012 si è assistito a un vero e proprio tracollo delle transazioni. Secondo quanto emerge dall’ultima nota trimestrale dell’Agenzia del Territorio, nel 2012 le compravendite immobiliari sono diminuite del 25,8%. Il settore ha quindi perso più di 26 miliardi di euro. Il valore complessivo delle transazioni immobiliari si è attestato a 74,6 miliardi di euro. Molto pesante il calo avvenuto nell’ultimo trimestre del 2012: le compravendite di case sono scese del 30,5%.

Italiani si aspettano prezzi case in calo nel 2013

La crisi del mattone sta facendo aumentare tra gli italiani la percezione che un forte ribasso dei prezzi sia alle porte. Finora le quotazioni sono scese dai picchi del 2006, ma non ci sono stati particolari crolli verticali se si considera che le compravendite di case stanno continuando ad evidenziare una pesante discesa. Qualche giorno fa l’Agenzia del Territorio aveva comunicato che nel terzo trimestre le compravendite di case erano scese del 25,8%, mentre Nomisma ha sottolineato che il 2012 si chiuderà con un calo del 22% a poco più di 466mila transazioni.

Compravendite case -26% nel terzo trimestre 2012

Il mattone continua a dare segnali di debolezza. L’Agenzia del Territorio ha aggiornato i dati del settore immobiliare al terzo trimestre dell’anno, riscontrando ancora una volta un forte calo delle transazioni. Il mercato è praticamente fermo da mesi, con le famiglie che ormai spesso rinunciano a chiedere il mutuo alla banca in quanto il costo e le rigide garanzie richieste in questa fase lo rendono inaccessibile alla maggior parte di esse. In particolare sono molto svantaggiati i lavoratori autonomi e i giovani.

Comprare casa a sconto a fine 2012

La crisi del settore immobiliare sta spingendo i proprietari di case ad abbassare le richieste. Secondo quanto emerge dal portale degli annunci immobiliari Idealista.it, dopo l’estate c’è una chiara tendenza alla diminuzione del prezzo richiesto nei mesi precedenti in quanto i proprietari temono di mantenere gli immobili invenduti ancora per molto tempo. La ricerca è stata effettuata considerando più di 200mila offerte. Ebbene, a settembre 2012, il numero di case per cui i proprietari (o le agenzie immobiliari che si occupano della vendita) hanno abbassato il prezzo è passato a 9mila unità.

Prezzi delle case in calo nel secondo trimestre 2012

Il trend di discesa delle quotazioni immobiliari è ancora in atto. Nel terzo trimetsre del 2012 i prezzi delle case sono scesi nella maggior parte delle città italiane. Lo studio è stato condotto dal sito Idealista.it, che ha effettuato l’analisi su un campione di 42.895 annunci sul portale. In base ai dati emersi dall’indagine, si è potuto riscontrare che i prezzi delle case di seconda mano sono risultati in calo in 29 delle 47 città capoluogo italiane inserite nello studio.

Effetto-Imu sul crollo degli investimenti immobiliari

Negli ultimi mesi gli italiani hanno imparato a loro malgrado quali effetti sono in grado di provocare due parole spesso ripetute nei tg della sera, ovvero spread e Imu. Ormai sono considerate vere e proprie bestie nere per le tasche degli italiani. Ma non solo. Sono ritenute responsabili del crollo del mercato immobiliare. L’impennata dello spread ha fatto alzare la guardia alle banche nell’erogazione dei mutui; l’Imu ha allontanato i compratori di immobili, spaventati dall’eccessivo carico fiscale da sostenere con il possesso della casa.