Chiedere ed ottenere un prestito con la pensione: come fare

prestito

In tempi di crisi è ancora più frequente e comune chiedere dei prestiti personali, purtroppo anche i pensionati ne hanno sempre più spesso la necessità, per sé, per i propri figli o nipoti. Possono richiederli con facilità rivolgendosi ad una banca o ad una società finanziaria, utilizzando fino ad un quinto dell’importo mensile della pensione. Potranno poi rimborsare il debito in comode rate a seconda delle proprie esigenze, rivolgendosi a professionisti del settore, per ottenere delle soluzioni personalizzate. In questo caso sarà proprio l’INPS ad effettuare l’addebito ogni trenta giorni e, per una maggior tutela, l’Istituto Nazionale di Previdenza sociale chiede, di solito, la sottoscrizione di un’apposita convenzione alle banche e alle società finanziarie stesse, perché applichino dei tassi di interesse convenienti.

Quanto costa andare in rosso in banca?

Se un risparmiatore dovesse trovarsi nella malaugurata situazione di andare a debito con la propria banca, i costi potrebbero essere davvero molto elevati e non semplici da sostenere nel medio periodo. I tassi effettivi possano superare il 20% per i fidi e il 15% per i prestiti. Inoltre, la nuova legge ha abolito la commissione di massimo scoperto. Le novità più importanti introdotte di recente sono due: la Cdf, ovvero la Commissione disponibilità fondi per i fidi bancari; la Civ, ovvero la Commissione d’istruttoria veloce per gli sconfini extrafido.

Come chiedere un prestito se protestati

Il protesto è l’atto pubblico con cui si attesta l’avvenuta presentazione di una cambiale o di un assegno al debitore (protestato) e il rifiuto da parte dello stesso di pagare o accettare il titolo.

Per i protestati è molto difficile richiedere un nuovo prestito, però non è impossibile. In questo articolo vedremo appunto cosa deve fare un protestato per richiedere un nuovo prestito e farsi accettare la richiesta.