Investire in commodity nel 2013 con capitali ridotti

Il 2012 è stato per le materie prime un anno caratterizzato da alti e bassi. Il bull market degli ultimi anni ha perso decisamente forza, anche se alcune commodity restano ancora in deciso trend rialzista. Il piccolo investitore deve, quindi, fare molta attenzione nel momento in cui dovesse decidere di investire denaro in questa asset class, sebbene in ottica di diversificazione di portafoglio è sempre consigliabile avere un’esposizione del 5-10% sul totale del capitale complessivamente investito, in modo tale da non restare esclusi da un eventuale rally.

Prezzi benzina in aumento a inizio 2013

Secondo il monitoraggio della Staffetta Quotidiana, nell’ultimo fine settimana del 2012 le compagnie petrolifere hanno ritoccato all’insù il listino prezzi dei carburanti. Così il 2013 prenderà il via con un incremento dei prezzi per benzina e diesel: un copione già visto nel corso degli ultimi dodici mesi, con punte superiori ai 2 euro al litro per la benzina verde durante l’estate. A decretare l’aumento dei prezzi dei carburanti è stata l’impennata della quotazione del petrolio sui mercati internazionali tra mercoledì e giovedì scorso, mentre venerdì i prezzi sono risultati stabili senza ulteriori incrementi.

Perché investire in materie prime

Quello delle materie prime, in termini di investimenti finanziari, è davvero un modo piuttosto vasto ed articolato. Sicuramente, soprattutto per il profano che se ne avvicini per la prima volta a piccoli passi, alcuni concetti potrebbero apparire realmente complicati.

Lungi dal negarlo, poiché la consapevolezza nonché la conoscenza dei nostri limiti, nel momento di appropinquarci al gioco della borsa, è di fondamentale importanza, noi di Senza Soldi vogliamo rassicurarvi: la lettura dei nostri articoli dedicati, nonché la consulenza di un esperto, possono evitare guai anche parecchio grossi e chiarire alcune questioni contorte.