Acconto Irpef, ecco quali sono le scadenze che devono essere rispettate

Il prossimo 2 dicembre è la scadenza entro la quale è necessario provvedere al pagamento dell’acconto Irpef. La scadenza naturale, in realtà, sarebbe dovuta corrispondere con il 30 novembre, ma visto che tale giornata cade di sabato, ecco che si è deciso di far slittare la scadenza al lunedì successivo che, per l’appunto, è il 2 dicembre.

Interessi di mora 2013

Dal 1° maggio 2013 gli interessi di mora sulle cartelle di pagamento pagate in ritardo dai contribuenti torneranno a salire, dopo che negli ultimi anni era avvenuta una graduale diminuzione. L’aumento non sarà nemmeno di poco conto, visto che si passerà al 5,2233% dal 4,5504%. Questa nuova misura è stata fissata da un provvedimento del 4 marzo 2013 del direttore delle Agenzie delle Entrate, ovvero Attilio Befera. Da quando era scoppiata la crisi finanziaria, dal 2009 al 2012 era avvenuta complessivamente una diminuzione del 2,2854%.

Bankitalia 90% degli italiani paga ancora in contanti

Le ultime rilevazioni di Bankitalia hanno messo in evidenzia quanto l’utilizzo dei mezzi elettronici di pagamento sia ancora poco diffuso tra gli italiani, che preferiscono nella stragrande maggioranza dei casi pagare con denaro cash. Nonostante negli ultimi anni siano aumentati i paletti nell’utilizzo del denaro contante, allo scopo di mettere un freno all’evasione fiscale dilagante su tutto il territorio nazionale, gli italiani continuano a preferire il cash alla moneta elettronica. E’ quanto emerge dall’ultima rilevazione condotta da due esperti della Banca d’Italia, ovvero Guerino Ardizzi ed Eleonora Iachini.

Trading online sempre più conosciuto dai risparmiatori italiani

Negli ultimi dieci anni il trading online si è sviluppato molto in Italia, tanto da diventare oggi una fonte di reddito primaria per diverse migliaia di risparmiatori italiani. Inoltre, sempre più persone si avvicinano al settore degli investimenti finanziari online, anche a causa delle enormi difficoltà che si riscontrano oggi nel mondo del lavoro. Rispetto al passato sempre meno italiani diffidano del trading online. Secondo una recente indagine di IPR Marketing per Plus24, inserito del sabato de Il Sole-24 Ore, il maggior allarme per i navigatori arriva dall’utilizzo dei social media.