Guida per scegliere un mutuo a tasso variabile

Real estate

Rispetto ai mutui a tasso fisso, i mutui a tasso variabile consentono di pagare rate convenienti, in particolare in questo periodo di forte crisi economica. Ovviamente la ripresa dell’economia potrebbe portare ad un aumento dei tassi e di conseguenza delle rate del mutuo.

Ing Direct mutui tasso fisso sotto il 2% per 5 anni

Ing Direct, la banca olandese del Conto Arancio, offre ai propri clienti sottoscrittori di un mutuo a tasso variabile la possibilità di passare al tasso fisso dell’1,9% per un periodo promozionale di 5 anni. Il titolo del post, però, non deve ingannare. Purtroppo il bacino dei destinatari della promozione è limitato solo a quei clienti della banca che hanno sottoscritto 4-5 anni fa un contratto di mutuo a tasso variabile, ovvero quando gli spread erano abbastanza contenuti mentre gli interessi si aggiravano intorno al 4-5%.

Deutsche Bank offre Mutuo Pratico

Deutsche Bank propone un finanziamento flessibile con un piano di rimborso personalizzabile in base alle esigenze del singolo, offrendo Mutuo Pratico. Questo prodotto si indirizza a chi vuole comprare o ristrutturare casa ma anche a chi vuole sostituire un mutuo o ottenere liquidità.

Si può scegliere il tasso fisso se si preferisce gestire in maniera sicura i propri risparmi e si vogliono programmare le uscite. Questa opzione prevede il pagamento di una rata costante per tutto il periodo del finanziamento. In alternativa è possibile scegliere il tasso variabile o misto se si è più predisposti al rischio e si voglio sfruttare tassi migliori.

Mutui italiani più costosi d’Europa

In Italia i mutui sono diventati nell’ultimo periodo praticamente come la benzina, ovvero costano più che nel resto d’Europa. Ora, grazie al nuovo piano salva euro messo in atto dalla Bce, la situazione potrebbe però migliorare, sebbene gli effetti potrebbero non essere immediati. Secondo i dati della Bce, un mutuo a tasso fisso di 100mila euro con scadenza ventennale costa agli italiani ben 15.611 euro in più rispetto alla media dell’area euro.