Agli italiani torna l’appetito per il mattone

Real estate

Secondo quanto emerge da una recente indagine condotta dal portale Immobiliare.it, agli italiani sembra essere finalmente tornato l’appetito per il mattone, in passato il vero grande amore delle famiglie del Belpaese. Sebbene la cautela di molte famiglie resta elevata, complice la crisi economica e la fiducia su livelli minimi, nel primo trimestre è stata riscontrata una maggiore propensione all’acquisto di una casa. Aumenta, dunque, il numero degli italiani convinti che questo sia un buon momento per comprare casa, tanto che il tasso di propensione all’acquisto ha superato la soglia psicologica del 50%.

Compravendite di case ai minimi da 30 anni

Il mercato immobiliare resta depresso in Italia, tanto che nel 2012 si è assistito a un vero e proprio tracollo delle transazioni. Secondo quanto emerge dall’ultima nota trimestrale dell’Agenzia del Territorio, nel 2012 le compravendite immobiliari sono diminuite del 25,8%. Il settore ha quindi perso più di 26 miliardi di euro. Il valore complessivo delle transazioni immobiliari si è attestato a 74,6 miliardi di euro. Molto pesante il calo avvenuto nell’ultimo trimestre del 2012: le compravendite di case sono scese del 30,5%.

Prezzi delle case in calo del 4-6% nel 2013 secondo Tecnocasa

Il 2012 è stato un anno particolarmente difficile per il mattone. In Italia è avvenuto per la prima volta un ribasso medio a due cifre per i prezzi delle abitazioni. In base alle ultime rilevazioni effettuate da Tecnocasa, la crisi del settore immobiliare – favorita anche dall’introduzione dell’Imu – ha sperimentato un’accelerazione nella seconda parte del 2012. I prezzi delle case sono scesi del 5-6%. La tenuta migliore del mattone si è avuta nelle grandi città, dove i prezzi sono scesi in media “solo” del 5,1%.

Quali prospettive per il mattone con l’Italia in recessione

Il 2012 si è chiuso con numeri allarmanti per l’economia italiana, in profonda recessione e afflitta dalla piaga della disoccupazione su livelli record. I consumi sono sui minimi di sempre e i redditi delle famiglie tornati indietro di quasi trent’anni. Il crollo dell’economia reale si fa sentire anche sul mattone, una volta l’asset class preferita dagli italiana. Se si esclude l’abitazione principale in cui si vive, l’investimento in immobili finalizzato al rendimento oggi è in forte sofferenza. Se si cerca una rivalutazione o un ritorno con l’affitto, la prudenza è un must.

Previsioni prezzi delle case nel 2013

Il 2012 è senza dubbio un anno da dimenticare per il mercato del mattone in Italia. I prezzi delle case sono scesi in media del 4% nelle grandi città, mentre le transazioni immobiliari sono crollate del 40% dai top del 2006, ovvero l’anno boom delle vendite. La crisi del mattone in Italia deriva da una serie di fattori: eccessivo carico fiscale dovuto all’introduzione dell’Imu e altre tasse sugli immobili, crollo del mercato dei mutui, rigidità della domanda e dell’offerta. Dai picchi dei prezzi del 2008, il valore delle case è sceso mediamente del 13,6% nelle grandi città.

Istat mattone crolla del 23,7% nel secondo trimestre 2012

La fotografia scattata dall’Istat sul mercato del mattone in Italia ricalca per grandi tratti quella stimata già da qualche tempo da agenzie specializzati ed altri operatori professionali del settore immobiliare. Il mercato è in caduta libera, ma non si ferma nemmeno il crollo del mercato dei mutui. Secondo l’ufficio nazionale di statistica, nel secondo trimestre del 2012 il mercato immobiliare è crollato del 23,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il dato sulle compravendite di case è su base annua.