lavoro da remoto

Il lavoro da remoto fa risparmiare? Ecco la risposta

Il lavoro da remoto, o telelavoro, sta diventando sempre più diffuso in tutto il mondo. Grazie alle tecnologie digitali, molte aziende permettono ai propri dipendenti di lavorare da casa o da qualsiasi altra posizione connessa a Internet. Ma una delle principali domande che sorgono riguardo a questa modalità di lavoro è se effettivamente sia possibile risparmiare lavorando da remoto.

In questo articolo esploreremo i diversi aspetti del lavoro da remoto e capiremo se effettivamente è possibile risparmiare, e in che modo.

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Come cambierà il carrello della spesa con aumento Iva

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Se per la Cgia di Mestre l’aumento Iva costerà 103€ in più a famiglia nel 2013, l’ufficio studi di Confcommercio prevede una stangata ancor più pesante da 135 euro l’anno. Il dibattito politico prosegue sulla questione dell’aumento dell’Iva, che dal 1° luglio prossimo crescerà di un punto al 22%. Tuttavia, finora non si è riusciti a trovare il modo per trovare i 2 miliardi necessari per scongiurare questo aumento, per cui quasi certamente l’Iva crescerà. Secondo Confcommercio, l’incremento al 22% avrà un impatto sul 70% dei consumi totali.

Disoccupazione record tra i laureati under 35

Quante volte ci sarà stato detto che ottenere il fatidico “pezzo di carta” è fondamentale per trovare un posto di lavoro. Ebbene quello che fino a qualche anno fa era considerato come il visto necessario per l’ingresso nel mondo del lavoro, oggi sembrerebbe non essere più l’elemento fondamentale per trovare un’occupazione. Colpa della recessione, che mette in ginocchio le piccole e medie imprese e che spinge le grandi aziende a rimandare le assunzioni. Secondo le ultime rilevazioni dell’Istat, la laurea non è più il lasciapassare per il mondo del lavoro.

Risparmio resta priorità per le famiglie italiane

Bankitalia ha fotografato la complicata situazione economico-finanziaria delle famiglie italiane, che soffrono il peggioramento della fase di recessione. Nel report degli analisti di via Nazionale, Antonio Bassanetti e Concetta Rondinelli, dal titolo “Le difficoltà di risparmio nelle valutazioni delle famiglie italiane”, emerge che i risparmiatori italiani provano ad essere ancora formiche ma trovano grosse difficoltà ad accantonare denaro per il futuro. Le famiglie italiane stanno comprendendo sempre più la necessità di aumentare la quota di reddito da destinare al risparmio.

Bolletta energetica con polizza offerta da Sorgenia

Sorgenia, uno dei principali operatori privati del mercato libero dell’energia, ha lanciato una nuova offerta dedicata alle famiglie in tempo di crisi. L’offerta prevede il costo bloccato per 12 mesi e una copertura assicurativa che garantisca il pagamento delle bollette fino a 12 mesi per i clienti sfortunati che dovessero perdere il posto di lavoro. Sorgenia lancia così offerte originali, con tariffe che consentono di ottenere un risparmio di 50 euro l’anno rispetto alla tariffa dell’Authority, considerando il consumo di una famiglia-tipo italiana con consumo annuo di 2.700 KWh.

Redditi insufficienti per due famiglie su tre

La crisi economica italiana diventa ogni giorno sempre più preoccupante, in quanto sta mettendo sempre più in affanno le famiglie italiane costrette a fare i salti mortali pr sbarcare il lunario. Il disagio economico è tale che due famiglie su tre hanno un reddito insufficiente per vivere dignitosamente. E’ quanto emerge dalle ultime rilevazioni di Bankitalia, che ha pubblicato le sue ricerca nel bollettino “Questioni di economia e finanza”. La vita sembra così essere diventata molto difficile, soprattutto per alcune fasce della popolazione.

Disoccupazione Italia ai massimi dal 1993

Il 2012 è stato l’annus horribilis per il mercato del lavoro in Italia. Secondo quanto diffuso dall’istat, complessivamente nel 2012 il tasso di disoccupazione è volato al 10,7% dall’8,4% del 2011. Si tratta del peggior dato mai registrato dall’inizio delle serie storiche sulla disoccupazione, ovvero dal 1993. Il dato è preoccupante e colpisce pesantemente soprattutto il Mezzogiorno, dopo si arriva a un picco della disoccupazione al 17,2%. Il tasso di occupazione, invece, è sceso ai minimi dal 2000 al 56,8%.

Crisi Italia persi 186mila posti di lavoro tra novembre e dicembre 2012

Secondo le ultime rilevazioni effettuate dal centro studi di Confindustria, il mercato del lavoro in italia ha subito un peggioramento sul finire dello scorso anno. Infatti, tra novembre e dicembre sono stati persi ben 186.000 posti di lavoro. I dati impietosi emergono dall’ultimo report “Congiuntura flash” del CsC. Gli esperti che hanno curato il rapporto sul mercato del lavoro hanno evidenziato un brusco peggioramento delle condizioni, con la perdita di 82mila posti a novembre e di 104mila posti a dicembre.

Mercato del lavoro chiuso per un giovane su due

E’ uno dei momenti più delicati degli ultimi trent’anni per il sistema-Italia, alle prese con una pericolosa recessione dell’economia, disoccupazione dilagante, tasse su livelli record, consumi sui minimi storici e forte incertezza politica. A preoccupare maggiormente gli addetti ai lavori è il mondo del lavoro. Secondo il centro studi Datagiovani, il mercato del lavoro è oggi chiuso per un giovane su due. L’inattività e lo scoraggiamento frenano soprattutto le donne, mentre il tasso di disoccupazione potenziale tra i giovani under 25 supera il 50%.

Italia età pensionabile sarà presto la più alta d’Europa

Antonio Mastrapasqua, presidente dell’Inps, ha dichiarato che nei prossimi anni l’Italia sarà il paese con la più alta età pensionabile d’Europa. Secondo il numero uno dell’istituto della previdenza nazionale, dopo la riforma delle pensioni Monti-Fornero, che è praticamente una continuazione delle precedenti riforme, l’Italia è leader in Europa sull’età pensionabile e sulla sostenibilità del sistema previdenziale. Secondo i calcoli dell’Inps, oggi l’Italia ha un’età media pensionabile intorno ai 61 anni e 3 mesi, abbastanza vicini ai valori riscontrati in Germania.