Novità dichiarazione dei redditi 2013

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Mancano ormai solo pochi giorni alla scadenza più dolorosa per i contribuenti italiani, ovvero quella del pagamento delle imposte. Entro il 17 giugno 2013 bisognerà versare le imposte risultate dal Modello Unico 2013, relative al saldo 2012 e alla prima rata di acconto per l’anno in corso. Sarà possibile adempiere al pagamento delle imposte anche dal 18 giugno al 17 luglio, ma con una maggiorazione fissa dello 0,4%. Bisognerà versare Irpef e relative addizionali, cedolare secca sugli affitti, imposta sul valore degli immobili esteri (Ivie), imposta sul valore delle attività finanziarie estere (Ivafe).

Quali rischi dai conti correnti all’estero

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Detenere attività finanziarie all’estero è una pratica assolutamente legittima e legale, alla portata di tutti gli italiani che avessero intenzione di depositare tutto o parte del proprio denaro oltre i confini nazionali. Lo scopo potrebbe essere quello di diversificare i propri investimenti o di ridurre il rischio-paese, ovvero il caso estremo di una bancarotta del proprio Stato che avrebbe potenzialmente implicazioni negative per il denaro dei cittadini residenti in Italia. L’attuale situazione politico-economica potrebbe indurre molti risparmiatori a considerare questa opzione, in ottica di diversificazione dei rischi finanziari.

Tassazione redditi su investimenti finanziari 2013

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Manca poco alla consegna del modello 730 per molti contribuenti italiani. Molti si chiedono se nel documento di certificazione dei redditi realizzati lo scorso anno finiscano anche le plusvalenze sugli investimenti di natura finanziaria (da quote di fondi di investimento, azioni, Btp, Bot e così via). La risposta è un “no” secco, in quanto si tratta di redditi soggetti a imposta sostitutiva o comunque di redditi che sono stati oggetto di ritenuta alla fonte. Dallo scorso anno la fiscalità sugli investimenti finanziari ha sperimentato molte modifiche.

Tassazione attività finanziarie detenute all’estero

Le novità fiscali, che da gennaio scorso hanno modificato la tassazione dei redditi finanziari, stanno diventando sempre più familiari tra il pubblico dei risparmiatori dopo una fase iniziale avvolta in un alone di incertezza. In particolare erano emersi molti punti interrogativi sulle modalità di tassazione delle attività finanziarie detenute all’estero. Tuttavia, dopo alcuni mesi di “adattamento” alle nuove direttive, anche gli ultimi dubbi sembrano ormai aver lasciato posto a punti fermi.