Anche se l’inflazione ha raggiunto i suoi minimi storici a partire dal settembre 2009, i consumi stentano a decollare. Anzi, per quanto riguarda le vendite dei prodotti alimentari, esse sono diminuite dell’1,6 per cento, con un calo per i piccoli negozi (meno 3,5 per cento) e anche per la rete della Grande distribuzione organizzata (-0,9 per cento). E ora l’incremento dell’Iva dal 21 al 22 per cento che scatterà dal primo di ottobre renderà il tutto ancora più difficile per famiglie e imprese.
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In Italia si lavora fino a luglio solo per pagare tasse allo Stato
In Italia è necessario lavorare per circa 6 mesi e mezzo solo per pagare le tasse allo Stato. Nel frattempo ci sono circa tre milioni di persone che un lavoro non ce l’hanno nemmeno. Lo scorso anno era necessario lavorare fino al 3 luglio per pagare tutte le tasse dovute allo Stato, prima di poter incassare i proventi derivanti dalla propria attività lavorativa. Ora nel 2013 bisognerà lavorare qualche giorno in più per pagare lo Stato, ovvero fino al 10 luglio.
Consumi delle famiglie tornano ai livelli degli anni ‘90
Secondo quanto emerge dall’osservatorio Censis-Confcommercio, il dato pro-capite relativo ai consumi delle famiglie italiane ha subito una rapida flessione negli ultimi quattro anni e contestualmente le intenzioni di spesa sono state nettamente ridimensionate. La spesa per consumi è tornata su livelli che non si vedevano dalgi anni ’90. Rispetto a dodici mesi fa il numero delle famiglie che non riesce più a coprire le spese con le proprie entrate mensili è in costante aumento, tanto che la percentuale del campione intervistato è salita al 17% dall’11%.
Debito pubblico italiano 2012 a 1.988,36 miliardi
Stamattina la Banca d’Italia ha comunicato il dato definitivo relativo all’ammontare del debito pubblico italiano nel 2012. Rispetto al record di 2.020,82 miliardi di euro registrato a novembre, è avvenuto un calo a 1.988,36 miliardi di euro che è quindi anche il valore complessivo per lo scorso anno. Bankitalia fa notare che rispetto al 2011 il debito pubblico è cresciuto di circa 81 miliardi di euro. Tuttavia, l’aumento del debito deriva per oltre un terzo dal sostegno finanziario che l’Italia ha dovuto corrispondere ai paesi dell’area euro per 29,5 miliardi.
Spesa per consumi mai così male da oltre mezzo secolo
Il 2013 dovrebbe confermare il trend negativo della spesa per consumi, ma anche quello del mercato del lavoro e dei prestiti a imprese e famiglie. E’ quanto emerge dall’ultimo studio della Confesercenti “l’impresa presenta il conto”, che ha valutato sia i risultati degli ultimi anni che fatto proiezioni per i prossimi mesi. Nel 2012 la spesa per i consumi delle famiglie italiane è crollata del 4%, ovvero di 35 miliardi di euro. Quest’anno la rotta non verrà invertita, sebbene la flessione avverrà in tono minore.