Stamattina l’Istat ha diffuso i dati preliminari sull’andamento della disoccupazione in Italia per il mese di dicembre 2012. Secondo quanto emerge dalle rilevazioni dell’ufficio nazionale di statistica italiano, il tasso di disoccupazione in Italia è cresciuto dello 0,1% su base mensile e dell’1,8% rispetto a dodici mesi prima, attestandosi così all’11,2%. Come già successo a novembre, il dato odierno è il peggiore dal primo trimestre del 1999. Nel giro di un mese i disoccupati sono aumentati di 4mila unità. Il numero di disoccupati in Italia si attesta a 2.875.000 persone.
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Istat fiducia famiglie italiane sui minimi di sempre
A gennaio 2013 la fiducia dei consumatori in Italia è scesa sui livelli più bassi di sempre. Secondo quanto rilevato dall’Istat, è stato toccato un record negativo da quando viene effettuata la rilevazione sulla fiducia delle famiglie italiane, ovvero dal 1996. L’indice di fiducia dei consumatori sul clima corrente è sceso a 90,9 punti, mentre quello sul clima personale a 89,3 punti. L’indice serve per calcolare le attese sulla situazione economica delle famiglie italiane, le opinioni sul bilancio familiare, le opportunità attuali e futuro di risparmio.
Nel 2012 sono fallite mille aziende al giorno
Unioncamere ha diffuso un nuovo inquietante dato sullo stato di salute dell’economia italiana, ma più in particolare delle imprese. Secondo quanto emerge dai dati su natalità e mortalità delle attività in Italia, nel corso del 2012 sono fallite ben 1.000 imprese al giorno. Dalle rilevazioni di Unioncamere relative allo scorso anno emerge che sono nate 383.883 nuove imprese. Si tratta del dato più basso degli ultimi 8 anni. Inoltre hanno visto la luce 7.427 aziende in meno rispetto a dodici mesi prima.
Redditi famiglie scendono sui livelli di 27 anni fa
E’ un vero e proprio allarme quello lanciato da Rete Imprese Italia sui redditi e i consumi degli italiani. Secondo quanto emerge da un recente studio, il crollo del potere d’acquisto delle famiglie italiane si è tradotto in un forte calo dei redditi che sono tornati praticamenti sugli stessi livelli del 1986. Secondo Rete Imprese Italia i redditi disponibili diminuiranno ancora quest’anno, dopo il costante calo degli ultimi cinque anni. Nel 2007, ovvero l’anno di inizio della crisi economico-finanziaria, il reddito disponibile “reale” (cioè depurato dall’inflazione) era di 19.515 euro.
Quasi 9 italiani su 10 non credono nella ripresa economica nel 2013
Negli ultimi mesi è avvenuto un vero e proprio boom sui mercati azionari e obbligazionari della periferia europea. I flussi finanziari si sono diretti soprattutto verso l’Italia. Lo spread Btp-Bund si è avvicinato a 250 (era a 500 la scorsa estate), i tassi annuali sui Bot sono crollati sui minimi più bassi dal 2010 e quelli sui Btp triennali sotto il 2%. Piazza Affari è volata sui massimi più alti degli ultimi 17 mesi. La speculazione internazionale si è trasformata da grande nemico a importante alleato.
Mutui costo in Italia tra i più alti d’Europa
Il costo dei mutui in Italia resta ancora troppo elevato, soprattutto se si considera che i tassi interbancari europei sono praticamente sui minimi storici e che la Banca Centrale Europea ha deciso di confermare nella giornata di ieri il livello dei tassi di interesse allo 0,75%, ovvero sui minimi di sempre. Così, il vero costo per i consumatori risiede nello spread applicato dagli istituti di credito, che però in Italia resta su valori decisamente alti e superiori alla media europea.
Opportunità di lavoro in Italia nel 2013
Il 2012 è stato un annus horribilis per il mercato del lavoro in Italia. Gli ultimi dati sulla disoccupazione a novembre hanno evidenziato un livello complessivo all’11,1%, lo stesso di ottobre, ma un clamoroso boom negativo della disoccupazione giovanile, volata al 37,1%. Nel 2012 le assunzioni di giovani under 30 previste dalle aziende sono calate del 31%, ma ci sono alcune figure professionali che si salvano dal naufragio del mercato del lavoro. Ad essere ancora molto richiesti sono i profili di media specializzazione, soprattutto nel commercio e nei servizi.
Conto corrente il 29% degli italiani non lo possiede
Secondo un’indagine condotta da Western Union, leader mondiale del money transfer, gli italiani che hanno un conto corrente sono molto pochi e addirittura pochissimi se si effettua il confronto con la media europea. Se si guarda i dati in relazione alle donne, siamo al cospetto di record negativi. La situazione va leggermente meglio dal lato della diffusione delle carte di credito, ma anche qui gli italiani restano sotto la media europea. Per quanto riguarda, invece, l’accesso al mercato del credito, l’Italia evidenzia palesi difficoltà, attestandosi all’ultimo posto in Europa dopo Romania, Lettonia e Lituania.
Italia conti pubblici migliorano nei primi 9 mesi del 2012
Secondo quanto comunicato dall’Istat i conti pubblici italiani sono migliorati nei primi 9 mesi del 2012. Infatti, il rapporto deficit/pil è sceso al 3,7%, mezzo punto percentuale in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Nel terzo trimestre dello scorso anno il rapporto deficit/pil è sceso all’1,8% dal 2,5% registrato nei dodici mesi precedenti. L’avanzo primario si è attestato al 3% del pil nel terzo trimestre, il miglior risultato da fine 2008.
Imu bocciata dall’Europa
L’Imu, la famigerata imposta sugli immobili che tanto ha fatto discutere negli ultimi mesi, è stata sonoramente bocciata dall’Europa, in quanto ritenuta una tassa in grado di aumentare la povertà e ampliare le disuguaglianze tra i cittadini. La cosa più buffa è che la bocciatura sull’Imu arriva proprio dall’Ue, quando le scelte di rigore fiscale messe a punto lo scorso anno sono state fatte proprio in nome dell’Europa e per mettere al sicuro i conti pubblici, in modo tale da evitare una pericolosa esclation di fallimenti tra gli stati sovrani continentali più deboli.