Investire nei periodi di inflazione

Ormai è certo. Il 2011 sarà l’anno della ripresa. Non certo economica, per quella bisognerà aspettare ancora a lungo, secondo gli analisti, bensì dell’inflazione, complice l’adeguamento dei tassi di interesse, previsto dalla BCE, che dovrebbero sfiorare il 2% entro il 2012.

In questo scenario, decidendo di non volervi vedere annullare anni di sofisticate strategie a causa del rialzo del costo della vita, e scegliendo, magari, di rischiare qualche cosa, bisognerebbe puntare tutto su quei comparti industriali che, solitamente, beneficiano di un inflazione galoppante.

Sicurezza dell’investimento in fondi comuni

Tra tanti variegati, spesso di difficile interpretazione, prodotti disponibili sul mercato (ricordiamo, brevemente, che il patrimonio dei fondi comuni d’investimento scambiato in Italia è pari a circa 500 miliardi di euro, di cui la metà provenienti da fonti di diritto italiane e il restate 50% da fonti di diritto straniere, specialmente lussemburghesi ed irlandesi) come può l’italiano medio scegliere, consapevolmente, il fondo più sicuro?

[LEGGI] COMMISSIONI DEI FONDI COMUNI

Una risposta a questa domanda, purtroppo, non c’è. Come per le azioni, i derivati ed altri simili strumenti finanziari, anche sui fondi si possono fare soltanto previsioni. Non vi è, dunque, alcuna certezza (da qui l’espressione giocare in Borsa, che richiama le scommesse del giocatore incallito) di rendimento presente o futuro.

Durata dei fondi comuni di investimento

Ci siamo già diffusamente occupati dei fondi comuni d’investimento, strumenti finanziari di ultimissima generazione, apparsi sul mercato italiano circa 10 anni fa, che hanno ottenuto un successo che, sebbene non abbia risposto alle aspettative pronosticate, possiamo considerare considerevole.

Altri argomenti, comunque, sono d’analizzare, prima di mettere mano al portafoglio e decidere quanto investire in quali fondi.

Investire nei bond variabili

Entro il 2012, così come stabilito da Jean-Cluad Trichet, presidente uscente della BCE (Banca Centrale Europea), i tassi d’interesse dovrebbero subire un rialzo che li porterebbe a sfiorare quota 2% (ricordiamo che, ad inizio anno, tale valore si aggirava intorno all’1%).

Qual è, dunque, la migliore strategia da adottare, nel 2011, per investire senza rischi sfruttando la volatilità dei mercati nonché questo deciso rialzo dei tassi di riferimento?

La risposta è molto semplice.

Investire nel settore del lusso

Se avessimo da parte una cospicua riserva monetaria e volessimo decidere di investirla nel migliore dei modi, sarebbe certamente da prendere in seria considerazione il settore del lusso che, ha detta di moltissimi analisti, dovrebbe vivere, almeno sino a metà del 2012, un periodo d’oro se confrontato con la situazione economica mondiale ancora attanagliata dalla crisi.

Secondo gli esperti economisti dell’importante banca d’investimento BNP Paribas, una delle 6 realtà più solide del panorama internazionale, il settore del lusso più di altri, quali quello delle obbligazioni a basso rischio o delle società senza debiti, dovrebbe essere quello più vantaggioso.

Non preoccupano nemmeno le più tragiche delle previsioni, poiché il consensus, relativamente al biennio 2011-2012, prevede un cospicuo rallentamento sul finire dell’anno prossimo, che potrebbe concretizzarsi sino a toccare quota -7%, riducendo i rendimenti al 10% (percentuale, comunque, davvero molto considerevole).

Società senza debiti per investire

L’investitore oculato, a nostro avviso, dovrebbe considerare, nella maniera più seria possibile, la possibilità di investire in società senza debiti.

Oggigiorno, in Europa così come negli Stati Uniti, la liquidità delle aziende più importanti, grandi e rinomate, e tornata ad essere un valore aggiunto che, invece, per molto tempo è stato accantonato.

Il mercato, sebbene non si sia ancora scordato di quanto sia eccitante e, solitamente, vantaggioso, cercare l’investimento azzardato, la scommessa rischiosa, il brivido dell’azzardo, sta ricominciando ad osservare, con attenzione, le aziende che non presentano debiti.

Investire nelle valute rifugio

In momenti di grande incertezza, nonché di estrema volatilità, quali quelli che i principali mercati occidentali si trovano oggi a dover affrontare a causa del colpo di coda della crisi economica, che tarda ancora a lasciarsi alle spalle gli effetti devastanti che ha portato con sé in questi ultimi anni, ed in attesa di più decisivi segnali di ripresa, l’investitore accorto, così come il piccolo risparmiatore, dovrebbe seriamente considerare l’ipotesi di valutare attentamente i beni rifugio.

Sebbene, infatti, codesta scelta non dia la possibilità di incrementare i propri introiti, da la certezza, indispensabile, della conservazione e della rivalutazione, sul lunghissimo periodo, del capitale di rischio.

Alcuni investimenti in beni rifugio, purtroppo, non sono alla portata di tutti. Basti pensare, per esempio, al mercato dell’arte.

Come giocare in borsa nel 2011

Prima di iniziare a giocare in borsa sarebbe bene essere consapevoli che, sebbene nel gergo comune si identifichi il trading come un gioco (probabilmente poiché gli investimenti vengono notoriamente assimilati alle scommesse più ardite), non lo è affatto.

La posta in gioco, infatti, è decisamente alta e riguarda i nostri risparmi, le nostre possibilità di successo, i nostri, possibili, clamorosi, fallimenti.

Detto questo è bene sapere che, praticamente, giocare in borsa è davvero molto facile.

Portafoglio ad alto rischio per il 2011

Gli economisti del CorrierEconomia non hanno alcun tipo di dubbio e stilano la lista delle obbligazioni e della azioni che un investitore/speculatore abituato al rischio dovrebbe immediatamente sottoscrivere pur di riuscire ad incassare qualcosa come il 7% lordo annuo. Una cifra, insomma, piuttosto considerevole, dovesse confermarsi la battuta d’arresto dell’inflazione (ferma all’1,6%) e lentissimo aumento dei tassi d’interesse e dei rendimenti.

Chiunque, invece, sia spaventato dalla volatilità dei mercati, mai così marcata, e volesse crearsi un portafoglio assolutamente sicuro, può leggere i nostri consigli sulle obbligazioni a basso rischio per il 2011.

Investire nelle materie prime grazie al legno

I maggiori azioni mondiali sono concordi nell’affermare che investire nel legno rappresenta una strategia di sicuro successo per l’oculato investire che, nel 2011, decidesse di dedicare un’importante quota del proprio portafoglio di obbligazioni a basso rischio.

Le materie prime, infatti, sono da sempre considerate quali beni rifugio per la capacità di rivalutarsi (specie sul lungo periodo) incredibilmente bene e il legno, ovviamente, non fa alcuna eccezione.