Investire in liquidità con gli ETF nel 2011

Continuando a parlare, come ormai facciamo da qualche tempo, dell’investimento in liquidità, che può garantire discreti rendimenti pur tuttavia senz’alcun rischio di perdite, ci tocca soffermarci sull’investimento in liquidità tramite ETF (Exchange-Traded Fund), i famosi fondi comuni d’investimento tanto osannati, sconsigliandolo vivamente.

La nostra “dritta” non nasce già dalla convinzione della poca credibilità o della scarsa solidità delle agenzie coinvolte (valore al quale dobbiamo comunque prestare sempre moltissima attenzione) bensì da un attenta analisi dell’andamento dei mercati secondo la quale la crisi che, in questi ultimi anni ha colpito il rendimento di codesti strumenti finanziari, non sia destinata a risolversi nel 2011.

Investire in liquidità con i BOT

Un ottimo strumento d’investimento della liquidità è rappresentato dai BOT (Buono Ordinario del Tesoro, obbligazione zero-coupon di durata inferiore ai 12 mesi) dello Stato italiano, quanto mai remunerativi nonché al di la di ogni immaginabile rischio.

RENDIMENTO DEI BOT NEL 2010

Per rendersi pienamente conto del rendimento offerto da codesta forma d’investimento basterebbe considerare i tassi ai quali sono stati venduti i BOT italiani durante l’ultima asta di dicembre:  2,014%.

Una percentuale straordinaria (sebbene al netto delle tasse non consenta di pareggiare il costo della vita) considerando che l’euribor (l’indicatore dell’andamento dei tassi a breve termine), complice la sovra-produzione di liquidità della BCE (misura strategica necessaria per fronteggiare gli effetti devastanti della crisi), sia riuscito a sfiorare quota 0,6%, minimo storico mai registrato.

Aumento tassi euribor nel 2011

Ci stiamo occupando, proprio in questi giorni, dell’investimento in liquidità, investimento a costo zero, poiché solidissimo e sicuro, che può anche divenire assai remunerativo nel caso in cui sia gestito nel migliore dei modi (per esempio grazie ai consigli di un consulente quanto mai esperto in un settore che, purtroppo, risente in maniera decisa della volatilità dei mercati).

Dopo aver visto, dunque, quali potrebbero i migliori motivi per investire in liquidità nel 2011, tra i quali dobbiamo segnalare la possibilità di avere una considerevole quantità di denaro a vista e immediatamente disponibile, ci stiamo chiedendo quanto un investimento di codesto tipo possa risultare remunerativo nel 2011.

Abbiamo, dunque, inizialmente analizzato quanto investire in liquidità nel 2011 è abbiamo capito che la risposta a una tale domanda è soltanto una: dipende dai mercati e della tendenza deflazionistica o, al contrario, inflazionistica, che possono variare nel giro di pochi mesi.

Resta da chiederci, dunque, come andranno i mercati nel 2011, specificatamente in relazione all’andamento dei tassi di breve termine.

Investire in liquidità nel 2011

La domanda che molti risparmiatori si pongono, in questi anni di violenta crisi dalla quale l’Europa e gli Stati Uniti stentano ancora ad uscire, nonostante sin dalla seconda metà del 2009 ci siano stati chiari segnali di ripresa (evidentemente al di sotto delle aspettative), è relativa alle motivazioni che dovrebbero far scegliere all’investitore con una media propensione al rischio l’investimento in liquidità piuttosto che in azioni o in obbligazioni.

Investire nel mattone nel 2011

La domanda che molti investitori si pongono, in questi tempi che possiamo ancora considerare di crisi  e di bassi tassi, è relativa alla questione immobiliare.

Molti si chiedono: comprare per investire ha ancora senso?

La questione è sicuramente scottante, è investe scenari molto più grandi del singolo investitore e del singolo settore d’investimento.

Investire nel mercato dell’arte

Oltre ai più classici investimenti, dei quali vi abbiamo reso partecipi nei giorni scorsi (esplicando, per esempio, la composizione di un portafoglio di obbligazioni a basso rischio per il 2011, la convenienza derivante dall’investire nei paesi emergenti, i rischi che si potrebbero correre nell’investire nelle azioni nel 2011) vogliamo oggi aiutarvi a comporre il vostro portafoglio ideale nel caso in cui decidiate di investire in un cosiddetto bene rifugio quale l’opera d’arte.

Investire nelle azioni nel 2011

Uno dei modi maggiormente redditizi per guadagnare senza alcuno sforzo è sicuramente quello rappresentato da cospicui investimenti in Borsa, specialmente nel settore delle azioni.

Investire nelle azioni, però, non solo può rappresentare un vantaggio economico e finanziario, bensì anche un grosso rischio nel quale si può incappare non conoscendo a menadito l’andamento dei mercati, il problema delle bolle speculative, i presupposti storici e tutto quello che, in generale, concerne il mondo delle aziende quotate in borsa e il loro modo d’agire e di pensare.