Negli ultimi anni l’oro è diventato sempre più uno strumento di investimento. Gli esperti più accreditati del settore aurifero hanno sempre messo in risalto le sue proprietà intrinseche, in grado di generare appeal soprattutto nei momenti di maggiore turbolenza dei mercati finanziari. Si parte dal presupposto chiave che l’oro è l’asset “reale” per eccellenza, allo stesso tempo un “safe heaven” (paradiso sicuro) in grado di proteggere il capitale dai rischi di inflazione e di svalutazione delle valute. Dopo la crisi del 2007, l’oro ha sperimentato un boom con l’inizio delle iniezioni di liquidità della Fed.
investire in oro 2013
Goldman Sachs consiglia di andare short sull’oro
Il 2013 è iniziato con il piede sbagliato per le materie prime, o commodity, che sembrano aver anche smarrito la stretta correlazione positiva con i mercati azionari. Tra le commodity maggiormente sotto pressione c’è l’oro, che comunque arriva da ben 12 anni di rialzi annuali consecutivi. Dal massimo storico di 1.921 dollari l’oncia toccato nel settembre del 2011, la quotazione dell’oro sui mercati internazionali è diminuita quasi del 30%. Molte banche d’affari e broker hanno tagliato le stime sui prezzi. Per gli amanti del trading, Goldman Sachs consiglia di andare short sull’oro.
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Il riacutizzarsi delle tensioni sull’area euro, a causa dell’instabilità politica italiana prima e del piano di salvataggio shock con prelievo sui depositi di Cipro, sta riportando in auge le quotazioni dell’oro. Da inizio anno il metallo prezioso ha perso più del 5% del proprio valore, appesantito da riscatti record sugli Etf, dall’uscita di numerosi hedge funds e dal crollo della domanda da investimento. Tuttavia, dopo aver toccato il minimo annuale a 1.555$ l’oncia lo scorso 21 febbraio, è iniziata una graduale risalita con un rally fin sopra 1.600$.