Negli ultimi mesi i rendimenti dei depositi bancari (liberi o vincolati) sono diminuiti ma a un ritmo molto più lento del tasso di inflazione, che invece a marzo a registrato una brusca flessione all’1,6% su base annua. L’investimento in liquidità è tornato appetibile, ma tranne che peer i tradizionali BOT (Buoni Ordinari del Tesoro). Infatti, in questo caso i tassi sono scesi così tanto che si spunta un rendimento “reale” negativo. Andiamo a vedere quanto rende la liquidità sulle scadenze a 3, 6 e 12 mesi.
investire in liquidità
Come guadagnare con i pronti contro termine
Di norma il guadagno ottenuto con l’investimento in pronti contro termine è leggermente superiore a quello di strumenti finanziari quali i Bot, Buoni Ordinari del Tesoro, sulla stessa scadenza. Il rischio che si assume un investitore in pronti contro termine è sostanzialmente dato, innanzitutto, dal fatto che i soldi non si possono svincolare prima della scadenza.
Migliori depositi del 2011
Tra di essi segnaliamo la facilità di gestione, specialmente dei conti vincolati, che si accompagna solitamente ad una politica di totale abbattimento dei costi e di rendimenti consistenti.
Investire in liquidità con i pronti contro termine nel 2011
Investire in liquidità con gli ETF nel 2011
La nostra “dritta” non nasce già dalla convinzione della poca credibilità o della scarsa solidità delle agenzie coinvolte (valore al quale dobbiamo comunque prestare sempre moltissima attenzione) bensì da un attenta analisi dell’andamento dei mercati secondo la quale la crisi che, in questi ultimi anni ha colpito il rendimento di codesti strumenti finanziari, non sia destinata a risolversi nel 2011.
Investire in liquidità con i BOT
RENDIMENTO DEI BOT NEL 2010
Per rendersi pienamente conto del rendimento offerto da codesta forma d’investimento basterebbe considerare i tassi ai quali sono stati venduti i BOT italiani durante l’ultima asta di dicembre: 2,014%.
Una percentuale straordinaria (sebbene al netto delle tasse non consenta di pareggiare il costo della vita) considerando che l’euribor (l’indicatore dell’andamento dei tassi a breve termine), complice la sovra-produzione di liquidità della BCE (misura strategica necessaria per fronteggiare gli effetti devastanti della crisi), sia riuscito a sfiorare quota 0,6%, minimo storico mai registrato.
Aumento tassi euribor nel 2011
Dopo aver visto, dunque, quali potrebbero i migliori motivi per investire in liquidità nel 2011, tra i quali dobbiamo segnalare la possibilità di avere una considerevole quantità di denaro a vista e immediatamente disponibile, ci stiamo chiedendo quanto un investimento di codesto tipo possa risultare remunerativo nel 2011.
Abbiamo, dunque, inizialmente analizzato quanto investire in liquidità nel 2011 è abbiamo capito che la risposta a una tale domanda è soltanto una: dipende dai mercati e della tendenza deflazionistica o, al contrario, inflazionistica, che possono variare nel giro di pochi mesi.
Resta da chiederci, dunque, come andranno i mercati nel 2011, specificatamente in relazione all’andamento dei tassi di breve termine.
Quanto investire in liquidità nel 2011
Il risparmiatore, però, si starà chiedendo quale cifra investire in liquidità, domandandosi se, quando, e in quali scenari espandere o ridurre le somme di liquidità parcheggiate nel proprio portafoglio.