Sono ormai mesi che in Italia i fondi obbligazionari (soprattutto a cedola) e i fondi flessibili vincono la partita degli incassi, tanto che ad aprile scorso, secondo Assogestioni, la raccolta per la categoria dei bond ha toccato i 3 miliardi di euro (8,4 miliardi da inizio anno). Tuttavia le migliori performance arrivano dall’azionario, grazie soprattutto al recupero dei titoli bancari. Ad ogni modo i fondi obbligazionari stanno evidenziando un rendimento su base annua del 6,6% (con picchi del 9%).
investire in bond
Come investire i propri risparmi dopo taglio tassi Bce
Il taglio dei tassi della Bce di giovedì scorso non cambia molto le scelte di asset allocation effettuate nelle ultime settimane. Per i picoli risparmiatori retail la mossa dell’Eurotower di portare il costo del denaro al minimo storico dello 0,5%, e forse più avanti anche i tassi sui depositi Bce su valori negativi, non cambierà di molto le carte in tavola e anzi potrebbe rendere ancora più solido il rally di azioni e bond. Chi ha puntato a inizio anno sull’azionario di qualità (Stati Uniti e Germania) sta ottenendo già grandi soddisfazioni.
Investire in titoli di stato di paesi emergenti nel 2013
La recente vicenda legata al salvataggio di Cipro ha fatto riesplodere quella mina vagante che è il rischio-paese, che dopo le rassicurazioni di Draghi e l’introduzione dello scudo anti-spread sembravano aver allontanato lo spettro dei default degli Stati sovrani. In Europa, oltre a Grecia e Cipro, c’è anche la Slovenia a rischio default. In una fase del genere anche sui bond pubblici la prudenza non è mai troppa, soprattutto se c’è l’intenzione di puntare sui titoli di stato di paesi emergenti nel 2013.
Investire in titoli di stato italiani con lo spread a 300
La fase attuale dei mercati finanziari evidenzia rendimenti molto schiacciati per numerose tipologie di invesimento, in particolare l’obbligazionario corporate e governativo, a causa dell’enorme flusso di liquidità riversata dalle banche centrali mondiali attraverso manovre monetarie ultra-espansive. Secondo Jacopo Ceccatelli, amministratore delegato di JC&Associati Sim Spa, intervistato da Plus24 de Il Sole-24 Ore, in questa fase per i piccoli risparmiatori è meglio avere un atteggiamento prudente ma senza investire a senso unico in Btp in vista di un ulteriore restringimento dello spread Btp-Bund.
Investire in titoli di stato a rischio quasi nullo
Da quando è scoppiata la crisi del debito pubblico nell’area euro, l’investimento in titoli di stato è diventato meno sicuro rispetto al passato. Le agenzie di rating hanno abbassato a più riprese i loro giudizi sugli Stati sovrani, che fino a poco tempo prima venivano valutati come emittenti ad alta affidabilità creditizia. Dopo il salvataggio della Grecia, è toccato ad altri paesi europei. A quel punto si è capito che l’investimento free-risk è quasi scomparso. Oggi sono sempre meno i paesi che possono vantare il rating più alto, ovvero la Tripla A.