In Italia è necessario lavorare per circa 6 mesi e mezzo solo per pagare le tasse allo Stato. Nel frattempo ci sono circa tre milioni di persone che un lavoro non ce l’hanno nemmeno. Lo scorso anno era necessario lavorare fino al 3 luglio per pagare tutte le tasse dovute allo Stato, prima di poter incassare i proventi derivanti dalla propria attività lavorativa. Ora nel 2013 bisognerà lavorare qualche giorno in più per pagare lo Stato, ovvero fino al 10 luglio.
imu
Tares maxi-stangata per le famiglie a fine 2013
Le polemiche che hanno accompagnato l’introduzione (e l’applicazione) dell’Imu potrebbero ripetersi quest’anno per una nuova tassa, che andrà a colpire le famiglie italiane con una maxi-rata alla fine del 2013. Oltre al riavvio quasi immediato del pagamennto della tassa relativa al servizio sui rifiuti, sotto forma di Tia o Tarsu (a seconda di come ha applicato il Comune le regole durante l’anno precedente), entro l’anno arriverà anche la nuova Tares. L’imposta sarà pagata a conguaglio entro la fine dell’anno.
Prezzi delle case in calo del 4-6% nel 2013 secondo Tecnocasa
Il 2012 è stato un anno particolarmente difficile per il mattone. In Italia è avvenuto per la prima volta un ribasso medio a due cifre per i prezzi delle abitazioni. In base alle ultime rilevazioni effettuate da Tecnocasa, la crisi del settore immobiliare – favorita anche dall’introduzione dell’Imu – ha sperimentato un’accelerazione nella seconda parte del 2012. I prezzi delle case sono scesi del 5-6%. La tenuta migliore del mattone si è avuta nelle grandi città, dove i prezzi sono scesi in media “solo” del 5,1%.
Tre aziende su cinque chiedono prestiti per pagare le tasse
Secondo quanto emerge da un sondaggio effettuato dal centro studi di Unimpresa su 130mila aziende associate, in base ai dati riferiti al 31 dicembre 2012, tre aziende italiane su cinque sono costrette a chiedere prestiti alle banche per pagare le tasse. Secondo gli esperti, questo fenomeno è stato reso possibile dal peggioramento del ciclo economico in italia e della crisi finanziaria. Inoltre, bisogna aggiungere che l’inasprimento fiscale varato dall’esecutivo Monti è stato molto pesante sia per le famiglie che per le aziende.
Mutuo quando conviene rimborsarlo anticipatamente?
Nelle passività delle famiglie italiane la voce più rilevante è quella dei debiti accesi pr finanziare l’acquisto di una casa. Oggi il problema della gestione del mutuo è molto sentito soprattutto dalle famiglie più giovani, che devono fare i conti con la precarietà del mondo del lavoro, tasse in costante aumento e redditi su livelli minimi. E’ chiaro che il punto di partenza per gestire correttamente un mutuo è sceglierne uno che possa essere rispondere alle caratteristiche della famiglia, valutando la durata e il tasso.
Spesa per consumi mai così male da oltre mezzo secolo
Il 2013 dovrebbe confermare il trend negativo della spesa per consumi, ma anche quello del mercato del lavoro e dei prestiti a imprese e famiglie. E’ quanto emerge dall’ultimo studio della Confesercenti “l’impresa presenta il conto”, che ha valutato sia i risultati degli ultimi anni che fatto proiezioni per i prossimi mesi. Nel 2012 la spesa per i consumi delle famiglie italiane è crollata del 4%, ovvero di 35 miliardi di euro. Quest’anno la rotta non verrà invertita, sebbene la flessione avverrà in tono minore.
Italia conti pubblici migliorano nei primi 9 mesi del 2012
Secondo quanto comunicato dall’Istat i conti pubblici italiani sono migliorati nei primi 9 mesi del 2012. Infatti, il rapporto deficit/pil è sceso al 3,7%, mezzo punto percentuale in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Nel terzo trimestre dello scorso anno il rapporto deficit/pil è sceso all’1,8% dal 2,5% registrato nei dodici mesi precedenti. L’avanzo primario si è attestato al 3% del pil nel terzo trimestre, il miglior risultato da fine 2008.
Imu bocciata dall’Europa
L’Imu, la famigerata imposta sugli immobili che tanto ha fatto discutere negli ultimi mesi, è stata sonoramente bocciata dall’Europa, in quanto ritenuta una tassa in grado di aumentare la povertà e ampliare le disuguaglianze tra i cittadini. La cosa più buffa è che la bocciatura sull’Imu arriva proprio dall’Ue, quando le scelte di rigore fiscale messe a punto lo scorso anno sono state fatte proprio in nome dell’Europa e per mettere al sicuro i conti pubblici, in modo tale da evitare una pericolosa esclation di fallimenti tra gli stati sovrani continentali più deboli.
Previsioni prezzi delle case nel 2013
Il 2012 è senza dubbio un anno da dimenticare per il mercato del mattone in Italia. I prezzi delle case sono scesi in media del 4% nelle grandi città, mentre le transazioni immobiliari sono crollate del 40% dai top del 2006, ovvero l’anno boom delle vendite. La crisi del mattone in Italia deriva da una serie di fattori: eccessivo carico fiscale dovuto all’introduzione dell’Imu e altre tasse sugli immobili, crollo del mercato dei mutui, rigidità della domanda e dell’offerta. Dai picchi dei prezzi del 2008, il valore delle case è sceso mediamente del 13,6% nelle grandi città.
Stangata 2013 rincari per quasi 1.500 euro a famiglia
Se il 2012 è stato un anno terribile per le famiglie italiane, costrette ai salti mortali per far fronte all’inasprimento fiscale varato dall’esecutivo Monti per combattere la crisi del debito pubblico, il prossimo anno si prospetta ancora più pesante da sostenere per le tasche dei contribuenti. Secondo Adusbef e Federconsumatori è in arrivo una vera e propria stangata a partire da gennaio 2013, da quasi 1.500 euro a famiglia. Un vero e proprio salasso! Si va dall’aumento del canone Rai, alla nuova Tares, dai rincari dell’Imu all’aumento dei servizi postali e così via.