Risparmio resta priorità per le famiglie italiane

Bankitalia ha fotografato la complicata situazione economico-finanziaria delle famiglie italiane, che soffrono il peggioramento della fase di recessione. Nel report degli analisti di via Nazionale, Antonio Bassanetti e Concetta Rondinelli, dal titolo “Le difficoltà di risparmio nelle valutazioni delle famiglie italiane”, emerge che i risparmiatori italiani provano ad essere ancora formiche ma trovano grosse difficoltà ad accantonare denaro per il futuro. Le famiglie italiane stanno comprendendo sempre più la necessità di aumentare la quota di reddito da destinare al risparmio.

Quasi 7 milioni di persone sono in difficoltà economiche

La crisi economica continua a mettere in difficoltà le famiglie italiane, che negli ultimi due anni hanno dovuto fare i conti con un deciso aumento delle tasse, un forte calo del potere d’acquisto e redditi sempre più bassi. Secondo quanto emerge dal rapporto Bes, redatto da Istat e Cnel, nel 2011 ben 6,7 milioni di persone si trovavano in condizioni economiche molto difficili. Il dato più impressionante è l’aumento avvenuto rispetto a dodici mesi prima: nel 2010 erano ancora 4,2 milioni di persone.

Spesa per consumi mai così male da oltre mezzo secolo

Il 2013 dovrebbe confermare il trend negativo della spesa per consumi, ma anche quello del mercato del lavoro e dei prestiti a imprese e famiglie. E’ quanto emerge dall’ultimo studio della Confesercenti “l’impresa presenta il conto”, che ha valutato sia i risultati degli ultimi anni che fatto proiezioni per i prossimi mesi. Nel 2012 la spesa per i consumi delle famiglie italiane è crollata del 4%, ovvero di 35 miliardi di euro. Quest’anno la rotta non verrà invertita, sebbene la flessione avverrà in tono minore.

Istat fiducia famiglie italiane sui minimi di sempre

A gennaio 2013 la fiducia dei consumatori in Italia è scesa sui livelli più bassi di sempre. Secondo quanto rilevato dall’Istat, è stato toccato un record negativo da quando viene effettuata la rilevazione sulla fiducia delle famiglie italiane, ovvero dal 1996. L’indice di fiducia dei consumatori sul clima corrente è sceso a 90,9 punti, mentre quello sul clima personale a 89,3 punti. L’indice serve per calcolare le attese sulla situazione economica delle famiglie italiane, le opinioni sul bilancio familiare, le opportunità attuali e futuro di risparmio.