Come investire in Btp se torna la febbre da spread

Il voto shock italiano ha fatto tornare a galla vecchie paure già emerse a fasi alterne sul finire del 2011 prima e nell’estate del 2012 poi. Grazie al piano di austerità “lacrime e sangue” varanto dal governo Monti e all’intervento risolutivo di Mario Draghi per fermare la speculazione sull’euro, la febbre da spread sembrava ormai soltanto un brutto ricordo. Le elezioni italiane del 24 e 25 febbraio, però, hanno consegnato un governo incapace di formare una maggioranza forte, dando nuovamente campo libero alla speculazione sull’Italia.

Debito pubblico italiano 2012 a 1.988,36 miliardi

Stamattina la Banca d’Italia ha comunicato il dato definitivo relativo all’ammontare del debito pubblico italiano nel 2012. Rispetto al record di 2.020,82 miliardi di euro registrato a novembre, è avvenuto un calo a 1.988,36 miliardi di euro che è quindi anche il valore complessivo per lo scorso anno. Bankitalia fa notare che rispetto al 2011 il debito pubblico è cresciuto di circa 81 miliardi di euro. Tuttavia, l’aumento del debito deriva per oltre un terzo dal sostegno finanziario che l’Italia ha dovuto corrispondere ai paesi dell’area euro per 29,5 miliardi.

Mig Capital nuovo broker che punta sul forex

Il mercato degli intermediari finanziari continua a crescere in Italia, sebbene di recente sia stata approvata la Tobin tax che colpirà le transazioni effettuate su azioni e derivati. Grazie al fatto che sarà esente dalla nuova Tobin tax, il forex resta il mercato più ambito al momento dai broker esteri. In questo contesto cerca di inserirsi Mig Capital, che sbarca in Italia con un’interessante offerta sul forex. Il broker inglese è nato un anno fa ed è controllato dalla banca svizzera Mig Bank (fondata nel 2003).

Grecia una famiglia su tre vuole emigrare

La Grecia è senza dubbio l’anello debole della zona euro. Fino a qualche mese Atene fa era in procinto di dichiarare bancarotta, uscire dall’euro e tornare alla dracma. Poi l’Europa si è impegnata a ristrutturare il debito greco per evitare il default completo, chiedendo in cambio l’attuazione di un doloroso piano di austerità fatto di tagli alla spesa pubblica per decine e decine di miliardi di euro. Il paese ha evitato il fallimento, ma il prezzo che i cittadini greci hanno dovuto pagare finora è stato davvero elevato.