Come pagare il canone Rai in ritardo

Come sapete la scadenza per il pagamento del canone Rai 2013 era il 31 gennaio, quindi da qualche giorno è passata. Dal primo giorno di febbraio dunque si applica una penale che sale in maniera direttamente proporzionale al ritardo nel pagamento, la quale sarà sommata al prezzo di 113,50 euro del canone di quest’anno, aumentato già di suo di 1,50 euro rispetto al 2012.

Il canone Rai aumenta nel 2013 con prima scadenza al 31 gennaio

Anche nel 2013 il canone Rai subirà un aumento, salendo a quota 113,50 euro, cioè 1,50 euro in più rispetto a quanto pagato nel 2012. È dal 2009 che ogni anno l’aumento è stato di 1,50 euro, passando dai 106 euro di fine dicembre 2008 ai 113,50 dell’anno prossimo.

Secondo quanto previsto dall’articolo 47 del Testo unico sulla televisione, l’aumento del 2013 si adegua al tasso di inflazione reale, la prima scadenza per il pagamento del canone è stata fissata al 31 gennaio 2013.

Aumento importo canone Rai 2012

Il 2012, come moltissimi italiani già sanno, sarà uno degli anni peggiori vissuti dall’Italia: giunta sull’orlo del tracollo finanziario ed economico, trascinata al ribasso dal default della Grecia, dal taglio del rating delle principali agenzie internazionali e da scelte politiche discutibili, si è dovuta salvare in extremis con un cambio di governo e con l’emanazione della famigerata manovra salva-Italia.

Criteri esenzione canone RAI

 

Il nuovo anno è ormai alle porte e, come molti ben sapranno, porterà con sé un notevole aggravio del prelievo fiscale a carico di ognuno di noi a causa della manovra salva-Italia che, proprio grazie all’aumento delle tasse e a provvedimenti di politica fiscale di natura restrittiva, cercherà di dare il via alla tanto disperatamente agognata ripresa economica.

Modello domanda esenzione canone Rai

La legge n. 224 del 24 dicembre 2007, meglio conosciuta come legge finanziaria 2008, ha abolito l’obbligo del pagamento del canone Rai per i soggetti di età pari o superiore ai 75 anni in possesso di determinati requisiti di carattere reddituale.

Oltre ad aver compiuto il 75° anno di età è infatti necessario non convivere con altri soggetti titolari di un reddito proprio e avere un reddito annuo che, insieme a quello del coniuge, non supera i 6.713,98 euro (pari a 516,46 euro per tredici mensilità).