Non è affatto strano, ne tanto meno raro, che in periodi di crisi economica e finanziaria, quali quello che la maggior parte dei Paesi dell’Unione Europea starebbero attualmente vivendo, il cittadino medio, se non estremamente benestante, con estrema facilità rinunci alla propria formazione culturale evitando, così da ridurre al minimo indispensabile le spesa non strettamente necessarie alla propria sopravvivenza, di recarsi presso i musei o i teatri della propria città.