Compravendite di case in calo del 14% nel primo trimestre 2013

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Secondo l’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate, nel primo trimestre del 2013 le compravendite di case sono diminuite del 14,2% nel settore residenziale. Il dato è su base annua. Viene così confermato il trend discendente del mercato immobiliare in Italia, ormai sempre più lontano dai picchi del 2006. Le compravendite di abitazioni sono state complessivamente 94.503, che si confrontano con le 110.116 dello stesso periodo dello scorso anno. Tuttavia, rispetto al quarto trimestre del 2012, che sperimentò un crollo superiore del 30,5%, il calo è stato più contenuto.

Mercato immobiliare torna ai livelli del 1985

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Il 2012 è stato un annus horribilis per il mattone. Il numero delle compravendite di case è tornato ai livelli degli anni Ottanta, mentre i prezzi hanno proseguito la loro inesorabile discesa. Inoltre, secondo i dati emersi dall’ultimo rapporto sul mercato immobiliare di Abi e Agenzie delle Entrate, il fatturato del settore è sceso del 35% a 75,4 miliardi di euro dai 101,9 miliardi di euro dell’anno precedente. Complessivamente sono andati persi circa 27 miliardi di euro. Il valore di scambio complessivo delle transazioni è diminuito del 26%.

Italiani si aspettano prezzi case in calo nel 2013

La crisi del mattone sta facendo aumentare tra gli italiani la percezione che un forte ribasso dei prezzi sia alle porte. Finora le quotazioni sono scese dai picchi del 2006, ma non ci sono stati particolari crolli verticali se si considera che le compravendite di case stanno continuando ad evidenziare una pesante discesa. Qualche giorno fa l’Agenzia del Territorio aveva comunicato che nel terzo trimestre le compravendite di case erano scese del 25,8%, mentre Nomisma ha sottolineato che il 2012 si chiuderà con un calo del 22% a poco più di 466mila transazioni.

Compravendite case -26% nel terzo trimestre 2012

Il mattone continua a dare segnali di debolezza. L’Agenzia del Territorio ha aggiornato i dati del settore immobiliare al terzo trimestre dell’anno, riscontrando ancora una volta un forte calo delle transazioni. Il mercato è praticamente fermo da mesi, con le famiglie che ormai spesso rinunciano a chiedere il mutuo alla banca in quanto il costo e le rigide garanzie richieste in questa fase lo rendono inaccessibile alla maggior parte di esse. In particolare sono molto svantaggiati i lavoratori autonomi e i giovani.